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Il divieto delle e-bike non pieghevoli
Dal 31 marzo, le biciclette elettriche non pieghevoli non potranno più essere utilizzate sulla metropolitana di Londra e su altri mezzi pubblici. Questa decisione, annunciata da Transport for London (TfL), è stata presa dopo un’attenta analisi dei rischi di incendio associati alle batterie di questi veicoli. La misura è stata anche influenzata da pressioni sindacali che hanno richiesto un aumento della sicurezza per i passeggeri e il personale dei trasporti pubblici.
Le ragioni dietro il divieto
Il provvedimento è stato motivato da una serie di incidenti preoccupanti, tra cui un incendio di una e-bike avvenuto su una banchina della metro. Questo episodio ha sollevato allarmi sulla sicurezza, portando il sindacato dei conducenti a esprimere preoccupazioni riguardo al potenziale rischio di gravi incidenti. Secondo la London Fire Brigade, gli incendi legati alle e-bike e ai monopattini elettrici sono in aumento, con una media di un incendio ogni due giorni nel 2023. Questo ha portato a un totale di 143 incendi di e-bike e 36 incendi di monopattini elettrici, causando purtroppo tre decessi e circa 60 feriti.
Le e-bike pieghevoli: un’eccezione
Le uniche e-bike che saranno esentate da questo divieto sono quelle pieghevoli, considerate meno pericolose. Gli esperti sostengono che i modelli pieghevoli sono più difficili da modificare e quindi presentano un rischio inferiore di incendi. Inoltre, le biciclette pieghevoli occupano meno spazio e sono meno ingombranti in caso di emergenze. TfL ha collaborato con i vigili del fuoco per valutare la sicurezza delle biciclette elettriche e ha concluso che, sebbene la maggior parte sia sicura, i modelli non pieghevoli rappresentano un rischio maggiore.
Implicazioni per la mobilità urbana
Questa nuova normativa avrà un impatto significativo sulla mobilità urbana a Londra, in particolare per quanto riguarda il trasporto multi-modale e le soluzioni per il cosiddetto ‘ultimo miglio’. Il sindaco Sadiq Khan ha sottolineato che la sicurezza dei cittadini è la priorità assoluta e che le regole saranno soggette a revisione. Se verranno introdotte misure di sicurezza più efficaci, è possibile che il divieto venga modificato in futuro. Tuttavia, per ora, il divieto rimane in vigore, riflettendo una crescente preoccupazione per la sicurezza pubblica e la necessità di proteggere i cittadini da potenziali incendi.