Tutti ci raccomandano di tenere la distanza di sicurezza. Ma come dobbiamo calcolarla e come rispettarla? Intanto, diamone una definizione: la distanza di sicurezza è la minima distanza che ogni veicolo che è in movimento deve mantenere dal veicolo che lo precede.
In questo modo, avrà la possibilità di arrestarsi al momento opportuno, senza andare a tamponarlo. E’ un concetto molto semplice, ma che spesso viene ignorato da molti.
Per calcolare la distanza di sicurezza che dovremmo tenere dobbiamo ovviamente prendere in considerazione la velocità del veicolo, ma non solo. Anche lo spazio d’arresto è molto importante per calcolarla. Prendiamo come riferimento la nostra velocità: togliendo l’ultima cifra alla velocità a cui stiamo andando e moltiplicando la cifra che otteniamo per tre, otterremo semplicemente lo spazio in cui si dovrebbe fermare il veicolo.
Proviamo a fare un esempio: se calcoliamo una velocità di 100 km orari, il nostro spazio d’arresto sarà di 30 metri. La distanza di sicurezza da tenere dovrà essere sempre superiore allo spazio d’arresto. E’ un metodo molto semplice ma senza dubbio efficace per evitare la maggior parte degli incidenti. Questi, infatti, spesso avvengono proprio perché non abbiamo mantenuto la distanza di sicurezza.
Ovviamente, non basta una formula matematica per evitare gli incidenti. Vari fattori infatti sono implicati nel calcolo di essa, come la visibilità, la velocità del mezzo, lo stato di efficienza del nostro veicolo e il tipo di veicolo che stiamo conducendo, ma anche la pendenza della strada, le condizioni atmosferiche, i riflessi del conducente, il traffico, le condizioni della strada che stiamo percorrendo e l’entità del carico. Modificandosi questi fattori, la distanza di sicurezza da tenere aumenterà o diminuirà.
E’ noto, infatti, che in caso di pioggia o di condizioni di scarsa visibilità, la distanza da tenere è maggiore rispetto a condizioni atmosferiche buone. Tenendo conto di queste piccole accortezze avrete modo di tenere sempre la giusta distanza di sicurezza.