Il motore dinamo è un tipo di motore che funziona in un modo particolare. Com’è fatto e a che cosa serve? Cerchiamo di saperne di più.
Per dinamo, intanto, si intende un generatore elettrico che funziona a corrente continua. Tale corrente continua viene prodotta attraverso un lavoro meccanico che viene ricevuto sotto forma di corrente alternata.
Per ciò che riguarda la loro struttura, sono esattamente uguali ad un motore a corrente continua. Sono dotati quindi di uno statore, un rotore, due spazzole, un collettore, una o più coppie polari, avvolgimento di statore e uno di rotore.
Le forme più semplici consistono di un rotore che viene immerso in un campo magnetico e che viene messo in rotazione da un albero. Attraverso induzione, un conduttore che si muove attraverso il campo magnetico vede nascere una forza elettromotrice indotta. Andando a chiudere quindi la spira su un carico elettrico si ha una generazione di corrente.
In questo modo però la dinamo non dà corrente continua. Per poterlo fare ha bisogno di alcuni passaggi; i capi della spira devono essere collegati ad un oggetto collettore, chiamato anche commutatore. Attraverso una serie di contatti con spazzole, la tensione in uscita dello stesso segno viene mantenuta, scambiando i capi della spira. In questo modo si ha una corrente alternata.
I campi di utilizzo di un motore dinamo sono molteplici, ma in genere viene usata per piccole potenze. Poiché la dinamo è una macchina elettrica reversibile, a partire da energia elettrica può produrre lavoro meccanico come motore elettrico. Esistono motori che vengono usati per potenze da pochi watt, come nei casi di modellini radiocomandati, fino ad arrivare ad alcuni mega watt. E’ il caso ad esempio delle motrici ferroviarie.
La dinamo oggi è piuttosto caduta in disuso nei motori, in quanto soggetta ad usura e manutenzione delle spazzole. Al suo posto, vengono spesso utilizzati gli alternatori, che hanno una durata più lunga.