Dakar 2025: inizia la competizione con il prologo a Bisha

Il sudafricano Henk Lategan conquista il miglior tempo nel prologo della Dakar 2025.

Il prologo di Bisha: un inizio strategico

La Dakar 2025 è ufficialmente iniziata con il prologo di 29 km cronometrati, che si è svolto nella suggestiva zona di Bisha. Questo primo assaggio di competizione ha visto i piloti affrontare un percorso che, sebbene non influisca sulla classifica generale, è cruciale per determinare l’ordine di partenza della tappa 1. I concorrenti delle auto hanno potuto affrontare questo inizio con una certa dose di rilassatezza, sapendo che i risultati odierni non influenzeranno il punteggio finale.

Le scelte strategiche per la tappa 1

Il risultato del prologo avrà un impatto significativo sulla strategia dei piloti per la tappa 1, che prevede 413 km di sfide. I primi dieci classificati del prologo avranno la possibilità di scegliere la loro posizione di partenza, un fattore che potrebbe rivelarsi decisivo per affrontare il percorso impegnativo. La tappa 48H Chrono, in programma tra domenica e lunedì, aggiunge ulteriore complessità, con ben 967 km cronometrati e un tracciato che vedrà le moto percorrere un percorso diverso, lasciando meno riferimenti per le auto.

Il miglior tempo nel prologo è stato registrato dalla Toyota Hilux di Henk Lategan, che ha chiuso con un vantaggio di un secondo sulla Ford Raptor T1+ di Mattias Ekstrom. Sul podio anche la Dacia Sandrider di Nasser Al-Attiyah, che punta al suo sesto titolo nella competizione. Altri nomi noti come Sebastien Loeb e Carlos Sainz hanno mostrato prestazioni variabili, con Sainz che ha concluso in venticinquesima posizione a causa di un ritardo di 1’18”.

Le sfide della navigazione

La tappa 1, che partirà e arriverà a Bisha, presenta un mix di superfici, dalle sabbie alle rocce, rendendo la navigazione particolarmente impegnativa. Il settore centrale del percorso è descritto come un labirinto di piste, dove anche i piloti più esperti potrebbero trovarsi in difficoltà. La competizione promette di essere intensa, con ogni pilota che dovrà fare affidamento non solo sulla velocità, ma anche sulla capacità di orientamento e strategia.

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