Nuova Dacia Spring: il city crossover elettrico che punta a democraticizzare l'elettrico: scopriamo prezzo, dimensioni e autonomia
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Dacia Spring prende le forme definitive e si stacca per la prima volta da una colonnina, sì parliamo proprio di un’elettrica full del marchio low cost più famoso in Europa.
Una vettura sincera in tutti i sensi che abbatte i costi dell’elettrico e garantendo per la prima volta una soluzione green che sembra essere alla portata di tutti. L’abbiamo provata per qualche ora tra le vie di Milano, il suo habitat naturale e subito abbiamo capito che da qui partirà una rivoluzione elettrica senza precedenti.
Se all’inizio sono servite le costosissime auto sportive con batterie da 100 kWh e oltre, adesso, il mondo necessita di questi modelli e l’unico costruttore che poteva sforzarsi a farlo era proprio Dacia.
L’uscita della nuovissima Dacia Spring è prevista per l’undici marzo 2021 (apertura ordini in concessionario) con le prime consegne che saranno avanzate a Settembre appena dopo l’estate. Velocissimi quindi in Dacia nella realizzazione e messa in strada del progetto. Noi che l’abbiamo provata guidandola dal vivo possiamo dirvi che è già completa e affidabile, ma soprattutto, sarà migliorata nel corso del tempo per diventare ancora più interessante.
Il prezzo di partenza della Dacia Spring è di 9.460 euro, per l’allestimento Comfort al netto degli ecoincentivi che richiedono anche una rottamazione di un’altra auto inquinante o termica.
Diventano 19.900 euro se la acquistiamo senza usufruire dei vantaggi statali (praticamente impossibile in Italia). Il secondo allestimento Comfort Plus, che completa notevolmente l’auto con dettagli stilistici e soluzioni tecnologiche avanzate è disponibile da 21.400 euro, con gli ecoincentivi però, si scende a 10.960 euro netti. Grande spazio anche all’economia dell’infrastruttura di ricarica, Dacia offrirà infatti anche l’acquisto in abbinata di tutte le tipologie di cavi di ricarica di qualità top: si parte dalla domestica da 300 euro fino al cavo grande e potente per la corrente continua da 600 euro.
Le foto trapelate dai comunicati e dalle spie automobilistiche della Dacia Spring ci avevano lasciato pensare che il modello fosse l’ennesimo suv cittadino big-size, per fortuna appena l’abbiamo vista e toccata con mano ci siamo accorti di come in realtà sia molto più piccola di quanto sembri. 373 cm di lunghezza, per 170 cm di larghezza con un’altezza totale di poco più di 1,5 metri.
Linee, forme e design sono indiscutibilmente Dacia, ricordando però in tantissimi tratti la nuova gamma E-Tech Renault. Non è ovviamente un caso, infatti l’auto è un mix tra le vetture termiche (Sandero, Duster...) e il nuovo ecosistema EV nato dall’alleanza.
Ci piace molto il frontale di questa vettura con l’apertura del cofano inferiore per svelare la presa di ricarica (immagine in copertina). Rimane molto basica la vista frontale, mentre il posteriore, guadagna in sportività ed eleganza grazie alla curvatura del bagagliaio a rientranza.
Gli interni sono spaziosissimi davanti, per guidatore e primo passeggero, discreti dietro se ci si siede in due.
Il quinto posto non è così spazioso come siamo abituati nelle elettriche, in questo caso infatti, viene dimostrata di nuovo la natura “ibrida” dell’auto in termini di peso, dimensioni e guida in confronto ad una immaginaria versione termica. Lo schermo touch centrale contrasta con il nuovo cockpit semi analogico che però a noi è piaciuto moltissimo. L’infotainment è tranquillamente gestito da Dacia ma all’occorenza in pochi secondi si trasforma con Apple Car Play e Android Auto.
Le finiture sono nettamente buone, molto migliori di quelle di alcune termiche del marchio e se dobbiamo essere completamente sinceri ci siamo stupidi della mancanza anche di minimi scricchiolii che generalmente sulle auto elettriche si sentono amplificati dal silenzio del motore EV.
L’allestimento busisness migliora anche gli interni e soprattutto inserisce nel pacchetto le telecamere posteriori. Il baule non è grande ma enorme considerate le dimensioni dell’auto; senza abbattere i sedili infatti si contano ben 290 litri di carico.
Appena ci sediamo al posto di guida ci avvisano che l’accensione è come quella classica delle auto termiche: si gira la chiave, si aspetta qualche frazione di secondo e comprare la scritta OK sul cockpit che indica l’avvenuta messa in moto. Geniale. Questo piccolo dettaglio, così semplice e insignificante per i più appassionati, fa subito comprendere come la Dacia Spring sia l’auto elettrica di tutti. Di chi non ha mai pensato a una colonnina, di chi vuole pochi problemi e di chi, soprattutto, sarà costretto a cambiare abitudini nei prossimi anni per le norme antinquinamento.
La guida è buona e completamente equiparabile a quella di una citycar benzina o GPL, forse più scattante ai semafori ma senza le tipiche accelerazioni da vuoto nello stomaco. Quello che ci ha stupito è sicuramente la ripresa nelle strade veloci della città e in quelle appena fuori ad alto scorrimento: una progressione sull’acceleratore ottima, decisa e fluida, che consente anche il sorpasso con un piccolo motore da 33 kW e 125 Nm.
L’angolo di sterzata è da motocicletta!
Concludiamo con i consumi: la Dacia Spring promette 230 km di autonomia in WLTP e 305 km in città. Ci crediamo? Forse per la prima volta con un’elettrica la risposta è completamente sì.
Non vogliamo darvi dettagli imprecisi, ma nella nostra prova, l’auto ha consumato pochissimo rimanendo affidabile al km con il dichiarato di partenza e il tragitto percorso. Così andrebbero infatti costruite le nuove elettriche low-cost: che sia finalmente il vero inizio dell’era elettrica?