Crisi dell’industria automobilistica nel sud Italia: un futuro incerto

Analisi della situazione attuale e delle prospettive future per l'industria automobilistica nel Mezzogiorno

Il declino della produzione automobilistica nel sud Italia

Negli ultimi anni, l’industria automobilistica del sud Italia ha affrontato sfide senza precedenti, con una significativa diminuzione della produzione. Secondo il rapporto SVIMEZ, nel 2024, gli stabilimenti meridionali hanno prodotto quasi il 90% degli autoveicoli italiani, ma hanno registrato una perdita di oltre 100 mila unità rispetto all’anno precedente, segnando un calo del 25%. Questo scenario preoccupante evidenzia le difficoltà che il settore sta affrontando, nonostante la sua storica importanza per l’economia locale.

Le cause della crisi

La crisi dell’industria automobilistica nel Mezzogiorno è attribuibile a diversi fattori. In primo luogo, il calo della domanda di autoveicoli a livello europeo ha colpito duramente gli stabilimenti, in particolare quello di Stellantis a Melfi, che ha visto una perdita di quasi 90 mila unità. Inoltre, l’annullamento dell’investimento da oltre 2 miliardi per la gigafactory di batterie a Termoli ha ulteriormente aggravato la situazione. Questo progetto, che avrebbe dovuto creare circa 2 mila posti di lavoro, è stato sospeso, lasciando un vuoto significativo nel panorama occupazionale.

Implicazioni occupazionali e prospettive future

Le ripercussioni sul mercato del lavoro sono già evidenti. Dal 2014, il gruppo Stellantis ha visto una riduzione di circa 11 mila addetti, e nel 2024 sono previste quasi 4 mila uscite con incentivazione all’esodo. Le difficoltà produttive non riguardano solo Melfi, ma anche gli stabilimenti di Pomigliano e Atessa, che, nonostante avessero mostrato segni di crescita, ora affrontano cali significativi. La situazione è particolarmente critica, con la produzione nazionale di autoveicoli che potrebbe chiudere il 2024 sotto la soglia del mezzo milione, riportando i livelli ai dati del 1959.

Il valore dell’industria automotive nel Mezzogiorno

Nonostante le difficoltà, l’industria automobilistica rimane un pilastro fondamentale per l’economia del sud Italia. La filiera automotive vale quasi 13 miliardi di euro in termini di valore aggiunto, con una significativa concentrazione di occupati nelle regioni come Campania, Puglia, Sicilia e Abruzzo. Tuttavia, la crisi attuale solleva interrogativi sul futuro di questo settore cruciale. È essenziale che vengano attuate strategie efficaci per sostenere l’industria e garantire la continuità occupazionale, altrimenti il rischio di un ulteriore deterioramento della situazione è concreto.

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