Argomenti trattati
Toyota interrompe la produzione di auto in Cina a causa del Coronavirus. L’infezione sta colpendo numerose persone e ha già mietuto più di 135 vittime in meno di un mese dalla sua comparsa. La casa automobilistica ritiene più sicuro che fino al 9 febbraio, data ancora da confermare, non ci sia il raggruppamento del personale nelle fabbriche dislocate nei luoghi più a rischio.
Toyota interrompe la produzione di auto
Una decisione che lascia riflettere molto sull’entità del virus e sulla sua rapida diffusione. Se anche un colosso come Toyota, primo produttore al mondo per immatricolazioni, si piega alla forza dell’epidemia significa che c’è poco da fare. Attualmente la perdita non è ancora stata stimata ma un rallentamento di 10 giorni potrebbe creare un grosso buco nel bilancio di Febbraio dell’azienda. Toyota è fra quei produttori che in un giorno riesce a montare centinaia di auto.
L’Europa salva la casa automobilistica
Per una volta a venire in salvo alla Cina, parlando di produzione, è proprio l’Europa. Toyota con 51 stabilimenti dislocati in tutto il mondo tiene botta grazie a quelli Occidentali. Francia per la Yaris, Turchia per le sportive e qualche berlina di serie: non manca l’Inghilterra che assembla le full-size e le station wagon.
Rimandate anche le prove di sci
Ma le aziende non sono le uniche ad essere colpite. Qualsiasi aggruppamento di persone e di folle è un possibile bacino per il contagio del Coronavirus. Per questo anche le prove di sci, previste a breve per la coppa del mondo, sono state rimandate. L’esibizione sportiva portava infatti troppe persone da tutto il mondo per riuscire a controllare lo stato di salute.