Quando ci rechiamo in un centro specializzato per andare a comprare un treno di pneumatici nuovi, molto spesso non abbiamo la benché minima idea di quali parametri andare a considerare per compiere la nostra scelta. Ciò avviene molto spesso in quanto, mentre molti di noi sono un minimo esperti per ciò che concerne la linea e l’estetica dell’auto, sono ben pochi coloro che possono dire altrettanto per quanto riguarda gli pneumatici.
Generalmente, il primo elemento che si prende in considerazione in sede di acquisto (anche in occasione del periodico cambio gomme all’inizio e alla fine della stagione invernale), possono essere la marca dello pneumatico (frutto sicuramente dello spot pubblicitario che mi era rimasto maggiormente impresso), oppure quella che possiamo definire come “l’estetica della gomma”, ovvero, più prosaicamente, il suo battistrada.
Solo in un secondo momento, e spesso grazie all’intervento del gommista di fiducia (consigliamo caldamente di averne uno!) si notano una serie di cifre e di lettere marcate sulla spalla dello pneumatico. La prima reazione è quasi di rifiuto: d’altra parte, chi si addentrerebbe volentieri a “decrittare” tutti questi codici?
Fidatevi, anche la vostra reazione sarà tale!
Vediamo allora di addentrarci meglio in questo argomento, anche per imparare a essere maggiormente autonomi e responsabili nella scelta delle gomme.
Il primo numero di tre cifre indica la larghezza della sezione dello pneumatico, espressa in millimetri. Gli pneumatici attualmente in commercio variano di dieci millimetri ciascuno, fino a un massimo di 335 mm.
Il secondo numero, di due cifre, indica il rapporto in percentuale tra l’altezza del fianco e la larghezza dello pneumatico. In generale, un fianco basso porta a una guida più precisa in curva, ma anche a un minor comfort nella guida stessa.
Questi primi due codici sono quelli direttamente legati alle dimensioni delle gomme, ma ce ne sono alcuni altri che sono stati molto utili nella scelta dello pneumatico giusto.
La lettera successiva indica la struttura della carcassa: la lettera R indica una struttura radiale (ovvero con le tele montate ad anello, che attraversano lo pneumatico da un tallone all’altro), mentre la lettera B indica una struttura diagonale (oggi sempre meno utilizzata in quanto maggiormente soggetta a deformazioni).
Molto importante per la lettura della gomma è la combinazione presente più avanti di due cifre con una lettera. Le prime indicano il carico massimo espresso in chilogrammi che la gomma può sopportare senza subire scompensi, mentre la seconda indica la velocità massima per la quale lo pneumatico è stato omologato e testato: si va dalla lettera Q (che corrisponde a un massimo di 160 chilometri orari) alla lettera Y (che corrisponde a un massimo di 300 chilometri orari). La corretta lettura di questi dati è certamente essenziale per garantire alla nostra guida elevate prestazione e la massima sicurezza.
Di seguito, abbiamo il periodo di fabbricazione della gomma, noto come DOT: le quattro cifre indicano rispettivamente la settimana (le prime due cifre) e l’anno (le ultime due cifre). Questo dato ci informa su quale potrebbe essere lo stato di usura della gomma. Attenzione, però! Non sempre l’anzianità di uno pneumatico corrisponde automaticamente a una gomma vecchia. L’usura è infatti legata principalmente ai chilometri percorsi dall’automobile e dall’utilizzo che di questa è stato fatto. In generale, comunque, cercate di non montare pneumatici che abbiano oltre tre anni di vita.
A questo proposito, alcuni pneumatici portano l’indicazione dei segnalatori di usura: si tratta di alcuni tasselli interni alla mescola che escono allo scoperto quando il battistrada scende sotto un determinato spessore, generalmente pari a 1,6 millimetri.
Innanzitutto, una corretta lettura del libretto di circolazione dell’auto di indica la compatibilità tra gli pneumatici e i cerchi montati sulla ruota, per cui per ciascuna dimensione dei secondi corrisponde a un ventaglio di dimensioni dei primi. In secondo luogo, ci aiuta a non commettere errori gravi e gratuiti, come il montare su ciascuna ruota pneumatici diversi tra di loro: può essere fatta un’eccezione solo nel caso siano uguali per ciascun asse, ma assolutamente non possono essere uguali a coppie per ciascun lato, per non danneggiare l’affidabilità del veicolo. Ricordiamo che il Codice della strada vieta di montare pneumatici di differente struttura su uno stesso asse.
L’ampio catalogo di pneumatici Pirelli riesce a trovare la gomma più adatta non solo per ogni modello di auto, ma anche per ogni contesto di guida, sia urbano sia extraurbano. Le misure più richieste e quindi più vendute sono le seguenti: 205 55 R16, probabilmente la misura di pneumatici più venduta al mondo per le sue elevate prestazioni sia su fondo asciutto sia su fondo bagnato, sia in curva sia su tratto rettilineo, 225 45 R17, che garantisce un alto livello di stabilità e di tenuta su diversi tipi si auto, da quelle sportive alle più comuni city car, 195 55 R16, una misura scelta da chi privilegia la guida in massima sicurezza, senza tuttavia rinunciare al massimo delle prestazioni, e 175 65 R14, che riesce a garantire prestazioni al top nelle condizioni più disparate.