I motori sono un elemento fondamentale delle automobili ne esistono di diversi tipi con potenze rapporti di coppia diversi a seconda delle specifiche e delle vetture su cui vanno montate. In questo articolo vediamo come sono classificati i propulsori.
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Come si classificano i motori?
I motori di base si classificano in base al tipo di carburante che viene adottato per il suo funzionamento dividendosi principalmente tra benzina e diesel, vi sono anche quelli elettrici che hanno come “combustibile” la corrente che viene immessa nelle batterie tramite il processo di ricarica.
Un’altra classificazione è legata ai tempi di aspirazione e scarico e solitamente ne esistono due a due e a quattro tempi. I motori delle auto moderne sono a quattro tempi.
Vi è la classificazione in base ai cilindri si va da un minimo di 2 fino ad un massimo di 16 cilindri per veicoli come la Bugatti. Un esempio di motore bicilindrico è quello adottato dalla Fiat 500. La maggior parte delle auto adottano i 4 cilindri ed esistono anche sportive con motori a 6, 8 e 12 cilindri.
L’ultima classificazione che vale la pena citare è quella della disposizione dei cilindri ovvero se sono in linea, a V e Boxer. Una disposizione particolare lo hanno i rotativi molta usati da Mazda dato che non hanno i pistoni.
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Qual è la scelta migliore?
La scelta migliore a livello di motori dipende da tanti fattori i 4 cilindri in linea sono i più usati anche se ora è avvenuto il downsizing con molte piccole auto dotate di propulsori a 3 cilindri per consumare meno.
I motori in linea di grandi dimensioni, come i 6 cilindri e quelli che utilizzano l’adozione di una disposizione a V permettono di avere un grande suono molto amato dagli appassionati.
In definitiva qualunque scelta si decide di fare non si sbaglia perché il propulsore adottato dagli ingegneri è stato studiato per abbinarsi perfettamente alle caratteristiche dell’auto.