Come riparare il condizionatore automobile

Lciclo frigorifero‘impianto dell’aria condizionata non è altro che una macchina frigorifera: sfrutta il lavoro proveniente direttamente dall’albero motore per mezzo del sistema di distribuzione, per alimentare un compressore che comprime e permette la circolazione del liquido refrigerante, generalmente R134A che, per motivi ambientali, ha sostituito il freon R12, appartenente ai clorofluorocarburi, seppur a discapito del rendimento. Tale liquido refrigerante, che funge da fluido termovettore, entra nel compressore dopo aver sottratto calore nell’evaporatore all’aria che viene immessa nella vettura tramite il radiatore; a causa dell’acquisizione di tale calore e della successiva compressione il refrigerante aumenta la propria temperatura. Viene dunque immesso nel condensatore dove scambia calore con l’ambiente esterno finché non raggiunge la temperatura di saturazione: nel passaggio di fase da vapore a liquido il fluido libera una grande quantità di energia definita calore latente di vaporizzazione. In tali condizioni il liquido passa attraverso la valvola di espansione che ne abbassa la pressione, ne misura il flusso e lo nebulizza, prima di subire un trattamento di deumidificazione e filtraggio di altri contaminanti nel ricevitore/asciugatore e giungere nuovamente nell’evaporatore.Fix-Your-Car's-Air-Conditioner-Step-2

Noto dunque il funzionamento dell’impianto occorre individuare la causa per capire come intervenire.

Una possibile causa di malfunzionamento è l’assenza di una quantità sufficiente di liquido R134A; in tal caso è facile individuare le perdite per mezzo di un colorante fluorescente che può essere aggiunto al sistema. Se c’è una perdita importante, il sistema non avrà alcuna pressione per operare, occorre trovare la valvola nella parte inferiore, controllare il livello con un calibro ed eventualmente procedere al rabbocco. Si consiglia di rivolgersi ad un professionista in caso di perdite ingenti.

Per determinare se il problema è imputabile al compressore è necessario avviare la vettura, accendere l’AC e guardare sotto il cofano: il compressore dell’AC è simile a una pompa con tubi flessibili di gomma e acciaio, la puleggia sulla parte anteriore è esterna, con un mozzo interno che ruota quando è inserito un interruttore elettrico. Se l’AC e il ventilatore sono accesi, ma il centro della puleggia non sta ruotando, allora l’interruttore del compressore non s’inserisce a causa di un fusibile difettoso, di un problema di cablaggio, di un interruttore AC rotto nel cruscotto, o dell’intervento di un interruttore di sicurezza che disabilita il compressore se non c’è abbastanza refrigerante nel sistema, e quindi pressione sufficiente. La maggior parte dei compressori ha un cavo che conduce all’interruttore elettrico, individuato il connettore nel mezzo di questo cavo va staccato e collegato al polo positivo della batteria. Se si sente distintamente uno schiocco, l’interruttore riceve la corrente e occorre controllare cablaggi e fusibili dell’auto altrimenti l’interruttore elettrico è guasto e il compressore dovrà essere sostituito.

Gli altri tipi di possibili problemi per l’AC comprendono: fusibili o interruttori mal funzionanti, fili interrotti, cinghia del ventilatore rotta che impedisce alla pompa di girare, oppure un guasto nella tenuta del compressore.

Se il sistema si raffredda, ma non molto, potrebbe trattarsi solo di bassa pressione e si può rabboccare il refrigerante; talvolta però potrebbe esserci un problema con la radiazione di calore dal motore vicino che, essendo molto caldo, diminuisce l’efficienza dell’AC e le prestazioni. Per ovviare a ciò si dovrebbe in questo caso cercare di avvolgere e isolare il tubo freddo dell’AC vicino al motore in modo da ridurre le radiazioni di calore che lo interessano.

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