Per regolare il minimo di un'auto con il motore a GPL o Metano bisogna avere numerose accortezze e conoscere i due sistemi di alimentazione molto bene.
Argomenti trattati
Le auto a GPL, a differenza dei veicoli alimentati a benzina o gasolio, possono presentare dei problemi per quanto riguarda il minimo.
Al semaforo si può avere la sensazione che l’auto si spenga, e a volte è proprio così. In questo caso l’auto avrà bisogno di una regolazione del minimo. Vediamo come possiamo regolarlo correttamente.
Se possedete un’auto a GPL e avete la sensazione che il motore tenda a spegnersi durante le fermate al semaforo o, al contrario, resti troppo alto come regime di giri/minuto è giunto il caso di controllare il minimo della vostra vettura.
L’operazione prevede di agire sul riduttore di pressione dell’impianto stesso (sebbene alcune auto richiedano di intervenire sul mono-iniettore). Ogni dubbio potrà essere prontamente risolto consultando il manuale di istruzione della vettura, sul quale ci saranno indicazioni inerenti questa operazione. E’ importante procedere in modo accurato, evitando improvvisazioni che potrebbero danneggiare la macchina o voi stessi. Se non vi sentite in grado di effettuare l’operazione, affidatevi ad un buon meccanico.
Vi ricordiamo che, generalmente, per regolare il minimo si agisce su una piccola vite. Questa se avvitata o svitata aumenta o diminuisce i giri del motore. Attenzione però: sono necessari piccoli aggiustamenti del regime di minimo, di solito mai superiori a qualche centinaio di giri/minuto! Potete portarla intorno ai 1200/1300 giri al minuto. Facendo così non avrete più problemi di auto che si spegne o in decelerazione o ferma al semaforo.
Entrambe queste opzioni hanno dei vantaggi rispetto alla benzina e al diesel. Esse infatti sono assai meno costosi rispetto ai carburanti tradizionali. Rispettano molto di più l’ambiente e sono meno inquinanti. Possono anche circolare in zone centrali delle città in cui è vietato il transito ai veicoli normali perché più inquinanti.
La differenza tra i due combustibili è che il GPL è formato da una miscela composta da idrocarburi tra cui figurano in maggiore quantità butano e propano che sono due alcani.
Il metano è l’alcano più semplice ed è formato da un solo atomo di carbonio. Si trova in pozzi naturali. Un impianto GPL funziona tramite i gas allo stato liquido che sono portati al polmone che li vaporizza. Questo vapore è successivamente trasportato attraverso dei condotti a degli ugelli che provvedono a metterlo in circolo, alimentando così il motore. Mentre per il Metano la bombola ha numerosi riduttori per diminuire la pressione.
Per quanto riguarda invece il metano il meccanismo è leggermente diverso. Il gas dalla bombola in cui è conservato passa a dei riduttori il cui scopo è quello di ridurne la pressione. Entra in gioco un latro elemento che è l’acqua. Essa viene presa dall’impianto di raffreddamento del veicolo che tramite il suo calore evita che si congeli il riduttore. A questo punto il metano si miscela sia con l’aria che con il carburante per poi raggiungere i cilindri e mettere in moto la macchina.
In ogni caso è sempre meglio, soprattutto quando si parla di gas altamente infiammabili, rivolgersi ad un meccanico autorizzato e specializzato nell’alimentazione o nel tipo di vettura posseduta. Solo così si avranno garanzie su componenti e operazioni delicate come la regolazione del minimo del motore.