La ricarica di un veicolo elettrico è un'esperienza nuova per molti e può creare confusione. Ecco ciò che si deve sapere.
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Come pagare la ricarica dell’auto elettrica? A livello globale, le vendite di veicoli elettrici (EV) hanno subito una notevole accelerazione negli ultimi anni.
Di conseguenza, la domanda di infrastrutture di ricarica, sia domestiche che pubbliche, è aumentata drasticamente. Tuttavia, la ricarica di un veicolo elettrico è un’esperienza nuova per molti e può creare confusione.
Anche se in alcuni casi è possibile ricaricare l’auto gratuitamente (ad esempio sul posto di lavoro o se un’attività commerciale lo offre gratuitamente, come un supermercato o un ristorante), è probabile che 9 volte su 10 si debba pagare.
Ci sono molte sfumature diverse che determinano il funzionamento del pagamento per la ricarica dei veicoli elettrici, che può essere suddiviso a grandi linee in ricarica a casa e ricarica in un luogo pubblico.
Il pagamento della ricarica domestica è semplice: poiché i caricabatterie domestici sono collegati al contatore elettrico di casa, il costo dell’elettricità utilizzata per ricaricare l’auto viene semplicemente aggiunto alla bolletta mensile.
Il pagamento della ricarica pubblica è un po’ più complesso e dipende dall’operatore del punto di ricarica o dalla rete. Sebbene sia spesso possibile pagare solo in base all’utilizzo, molte reti offrono iscrizioni o abbonamenti che sbloccano tariffe più basse in cambio di un canone mensile. Il pagamento viene spesso effettuato tramite un’app, una scheda o un dispositivo RFID o anche direttamente con una carta di credito o di debito contactless.
Sebbene le stazioni di ricarica pubbliche siano disponibili in diverse potenze e il loro utilizzo possa avere costi diversi, il pagamento avviene generalmente nello stesso modo.
A differenza delle stazioni di servizio presidiate, dove è possibile pagare in contanti alla cassa, le stazioni di ricarica richiedono quasi sempre il pagamento con carta o la fatturazione tramite un conto.
Il costo della ricarica varia a seconda della potenza del caricatore – la ricarica veloce costa quasi sempre di più – ma in genere è composto da una tariffa iniziale di connessione più la quantità di elettricità consumata moltiplicata per la tariffa della rete (il prezzo per kWh).
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