Come omologare impianto Gpl

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L’installazione di un serbatoio a GPL con relativo impianto di funzionamento, è possibile su tutte le automobili a benzina.

ll costo varia, a seconda del livello tecnologico dell’auto, del tipo di serbatoio che si installa e da differenze di mercato, a seconda dell’area geografica nella quale ci si trova. Una volta montato, è necessario omologare l’impianto GPL, per poter essere abilitati a circolare in tutta sicurezza. Il montaggio del serbatoio e del relativo kit di alimentazione, può avvenire in una delle cinquemila officine specializzate, presenti sul territorio nazionale.

L’installazione, in genere, si completa in un giorno. Le caratteristiche dell’auto non subiscono alterazioni significative, dopo il cambio di alimentazione. I serbatoi in commercio sono di due tipi: il formato cilindrico, tipo bombola, solitamente viene installato sul fondo del portabagagli e fissato al sedile posteriore. L’altra tipologia, a forma toroidale, può essere alloggiata nel vano riservato alla ruota di scorta, adottando altre soluzioni per il trasporto di quest’ultima.

Una volta effettuate tutte le modifiche necessarie, il veicolo alimentato a GPL è soggetto ad un collaudo che ne omologhi l’impianto di alimentazione e ne autorizzi la messa in opera. Tale controllo tecnico va tenuto presso gli uffici della Motorizzazione Civile Provinciale, nella provincia dove si trova l’officina che ha realizzato l’installazione. Un controllo ogni 25.000 km è comunque consigliato, oltre agli obblighi di legge che prevedono la sostituzione completa del serbatoio e del gruppo valvolare, ogni dieci anni.