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Scopri i passaggi necessari per importare un veicolo dall'estero in Italia senza problemi.
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Importare un’auto dall’estero può sembrare un’operazione complessa, ma con le giuste informazioni e una pianificazione adeguata, è possibile affrontare il processo senza intoppi. Che si tratti di un’auto nuova o usata, ci sono diversi aspetti burocratici e logistici da considerare. In questo articolo, esploreremo i passaggi necessari per importare un veicolo in Italia, dalle modalità di trasporto alla registrazione.
Una delle prime decisioni da prendere riguarda il trasporto del veicolo.
Ci sono diverse opzioni disponibili: noleggiare un carrello omologato, utilizzare una targa provvisoria o procedere con una targa definitiva italiana. La scelta dipende dalle esigenze personali e dalla durata del trasporto. La targa provvisoria, ad esempio, consente di circolare legalmente, ma richiede un’assicurazione temporanea per coprire eventuali danni durante il tragitto.
Un’alternativa è il trasporto con rimorchio, che può risultare meno complesso. Tuttavia, è fondamentale verificare che la motrice e la patente di guida siano compatibili con il carrello e il veicolo trasportato.
La patente di categoria B, ad esempio, consente di trainare un carrello di massa complessiva fino a 750 kg, a patto che il peso totale non superi le 3,5 tonnellate.
Dopo aver portato l’auto in Italia, il passo successivo è l’immatricolazione. La documentazione necessaria varia a seconda della provenienza del veicolo. Se l’auto è stata acquistata in un paese dell’Unione Europea, è possibile registrarla presso lo Sportello telematico dell’automobilista, che semplifica le procedure burocratiche.
Sarà necessario presentare il certificato di conformità europeo, la carta di circolazione estera, il contratto di vendita e la prova di pagamento dell’IVA, se applicabile.
Per i veicoli provenienti da paesi extra-UE, è richiesta anche la dichiarazione doganale e il certificato di origine. Prima di procedere con l’immatricolazione, il veicolo deve passare attraverso la dogana, dove verranno calcolati i dazi e l’IVA da versare. Solo dopo aver completato queste pratiche, sarà possibile iscrivere il veicolo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e ottenere la carta di circolazione italiana.
Una volta completata l’immatricolazione, è obbligatorio attivare una polizza di assicurazione RC auto. Questa deve essere stipulata con una compagnia autorizzata in Italia e deve coprire il veicolo per poter circolare legalmente. È importante notare che alcune auto importate potrebbero necessitare di modifiche tecniche per rispettare le normative italiane, specialmente se provengono da paesi extra-UE. In tal caso, la Motorizzazione civile potrebbe richiedere un collaudo per verificare la conformità del veicolo alle normative di sicurezza e alle emissioni inquinanti.
In alternativa, è possibile affidarsi a ditte specializzate nel trasporto di auto dall’estero, anche se ciò comporta costi aggiuntivi. In ogni caso, è fondamentale seguire attentamente tutte le procedure per evitare problematiche legali e garantire che il veicolo possa circolare senza intoppi sulle strade italiane.