Le auto storiche stanno diventando sempre più appetibili agli occhi dei collezionisti ma anche di qualcuno che vuole investire un capitale nel mondo dell’auto. In questo articolo vediamo come importare auto storiche nel nostro paese.
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Come importare le auto storiche in Italia?
Per poter essere considerato un veicolo storico e di interesse collezionistico, un veicolo deve essere iscritto in uno dei registri storici (Asi, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI).
Se il veicolo proviene dall’estero è necessaria anche tutta la documentazione proveniente dal paese di origine, anche se questa non ha più validità per la circolazione.
Per nazionalizzare un veicolo proveniente dall’estero serve quindi questa documentazione:
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La carta di circolazione (libretto) in lingua originale e con la traduzione completa in lingua italiana qualora la carta sia di un modello che non reca i codici comunitari.
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Il documento tecnico per far si che si possa poi compilare la carta di circolazione italiana, il documento non è necessario qualora il veicolo abbia già avuto, nel corso della propria storia, una targa italiana.
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Il certificato di conformità (COC) presente in Italia dal 1996 per le auto e dal 1999 per le moto. Se l’auto o moto è antecedente questo periodo, servirà la scheda tecnica rilasciata dall’ente estero o chiedendola alla casa costruttrice o a uno dei registri storici.
Se il veicolo è Extra-UE deve rispondere alle normative attuali (per le auto Euro 6D e per le moto Euro 5) l’immatricolazione in deroga è valida se il veicolo è intestato da almeno 6 mesi a italiano rimpatriante o se il veicolo è ultraventennale e quindi iscrivibile a uno dei registri storici.
Una volta in Italia il veicolo sarà sottoposto ad ulteriori controlli per confermare l’idoneità ed il rilascio della targa dopo il collaudo in Motorizzazione Civile.
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