Talvolta capita che sono vuoti, ma possono anche contenere un autovelox con fotocamera. I “velo ok” o “speed check” costituiscono principalmente un deterrente anti velocità e sono posti in colonnine arancioni, blu, bianche oppure grigie, nei centri abitati o appena agli inizi di essi. La normativa dice che i “velo ok” che nascondono al loro interno un autovelox attivo, sono legali soltanto nel momento in cui vi è almeno un agente delle forze dell’ordine a presidiarli. Secondo quanto prevede la norma, infatti, i controlli automatici di rilevamento della velocità sulle strade urbane sono vietati per legge, a meno che ci sia autorizzazione prefettizia che indica le strade dove non è possibile fermare il guidatore per la contestazione immediata, in base alla pericolosità del tratto e al traffico. In teoria quindi servirebbe almeno un vigile nei pressi della colonnina quando questa è attiva.
Il funzionamento dello speed check è molto semplice: se si transita oltre la velocità limite scatta una fotografia al retro dell’auto, ricomprendendo nello scatto la targa. Una fotocellula posta nella parte anteriore della colonnina e una immediatamente dopo misura il tempo di passaggio. Se è sotto un certo valore (indicante ad esempio la velocità di 50 kmh), scatta la fotografia.