Trucchi e idee per valutare lo stato di usura degli pneumatici prima di mettersi in viaggio, per una maggiore sicurezza su strada.
Argomenti trattati
In piena estate, a vacanze già programmate o dell’ultimo momento, sono molti quelli che preferiscono viaggiare in auto.
Ma prima di mettersi in strada e affrontare chilometri, occorre controllare la propria vettura: constatare che tutto funzioni a dovere, a partire dagli pneumatici.
Quando ci si sposta in auto, si sta attaccanti all’asfalto per una superficie che è pari a quella di quattro cartoline: 10×15 cm. È questa l’impronta di ciascuna gomma rispetto al suolo. La stessa area su cui si concentra tutto il grip.
Ecco perché è necessario che il battistrada sia in forma.
Per valutarne le condizioni, bisogna innanzitutto ruotare il volante a destra, e poi tutto a sinistra. In questo modo, si testano le ruote anteriori. Indossando, successivamente, un guanto in lattice e passando la mano su ogni pneumatico, si ha modo di capire se ci sono anomalie: tagli o rigonfiamenti.
I tasselli che troviamo sulla gomma, in particolare, indicano proprio lo stato d’usura.
Se il battistrada è già molto vicino alle tacche in questione, è segno che bisogna cambiare gli pneumatici.
Eventualmente si può usare una moneta da 2 euro. Se inserendola tra le fessure del battistrada, queste sono alte tanto quanto la corona dorata, allora vuol dire che le gomme vanno bene. In alternativa, ci si può affidare a un piccolo calibro, digitale o analogico.
Se c’è divergenza d’usura tra la parte centrale e quella laterale, è evidente che si tratti di errata convergenza o problemi di pressione. In ogni caso, le gomme vanno valutate anche da nuove: il battistrada deve essere alto 6-8 mm.
A proposito di pressione. Se questa è inferiore ai valori indicati dalla casa produttrice (si possono trovare nello sportello del carburante), non solo accelera il processo di logoramento degli pneumatici, ma aumenta i consumi.
Se, invece, la pressione è troppo elevata, determina l’usura della parte centrale e allunga i tempi di frenata, compromettendo la tenuta su strada, soprattutto in presenza di curve e strade extraurbane.
È la parte che si vede all’esterno, tra il bordo del cerchio e il battistrada. Per comprendere se la spalla è rovinata, basta passare sopra la mano col guanto e individuare rigonfiamenti, scalfiture, bolle che, al minimo tocco, possono provocare esplosioni e mettere a rischio la sicurezza di chi guida.