Climatizzatore auto: cosa fare se non raffredda

Quando il climatizzatore non raffredda bene gli effetti si vedono chiaramente, non tanto quanto il problema. Cosa fare per trovare e risolvere il guasto?

Il climatizzatore dell’auto è una vera manna dal cielo che aiuta tutti gli automobilisti e i relativi passeggeri a vivere dei momenti di sollievo durante un’estate rovente e particolarmente torrida. Quante volte ti sarà capitato la lasciare la macchina in un parcheggio non coperto e riprenderla con oltre 40°C al suo interno…un vero e proprio forno!

Il funzionamento del climatizzatore agisce sullo stesso meccanismo alla base del riscaldamento. Ogni motore lavora grazie a un circuito dove circola acqua, chiamata anche liquido refrigerante. Questo liquido serve per far raffreddare le componenti del motore per evitare che si surriscaldino durante la marcia. L’avviamento del motore comporta infatti che le componenti del motore raggiungano temperature a dir poco roventi che possono compromettere l’integrità e il funzionamento del motore stesso.

Può capitare che il climatizzare della tua auto non funzioni più a dovere e, per ovviare al problema, dovresti individuare la causa del malfunzionamento o del guasto. L’identificazione del problema è quindi il primo passo da compiere per capire anche l’entità del danno.

Se si tratta di un malfunzionamento che necessita l’intervento di un tecnico specializzato molto probabilmente non hai disposizioni i mezzi e gli strumenti per riparare il climatizzatore da solo. Se il problema, al contrario, dipende da un basso livello di liquido refrigerante, puoi procedere alla riparazione anche con dei pratici rimedi fai da te.

Cause

I guasti del climatizzatore sono spesso causati dall’uso frequente che se ne fa, anche perché non siamo abituati a sopportare temperature africane. Una possibile causa potrebbe essere quindi l’inceppamento, se non la rottura dei comandi. Ne consegue un immediato blocco o malfunzionamento del climatizzatore.

Un altro fattore che porta frequenti disagi è proprio il liquido refrigerante. Per la sua natura esauribile, la causa di malfunzionamento legata alla mancanza di liquido refrigerante è tra le più comuni. E non è neanche la più seria, purché vengano prese immediate azioni riparatorie. Se il liquido refrigerante sta per esaurirsi, e non è quindi sufficiente per diminuire la temperatura del motore, questo potrebbe andare incontro a serio deterioramento. L’assenza di liquido potrebbe infatti portare alla fusione del motore.

Il malfunzionamento del climatizzatore potrebbe essere riconducibile anche a cause più serie che riguardano il settore meccanico del motore. Può succedere che ci siano dei guasti a livello di fusibili, valvole, interruttori o nel radiatore del motore. Il radiatore, in particolare, se emette troppo calore, non permette al refrigerante di svolgere bene la sua funzione perché la temperatura è alterata.

Cosa fare

La ricerca del guasto è la prima azione da intraprendere per individuare il problema. Avvia quindi la macchina e accendi il climatizzatore, impostando la massima velocità. Poggia una mano davanti ai bocchettoni e verifica la temperatura dell’aria. Nel caso in cui questa dovrebbe essere tiepida o fresca, ma non fredda come dovrebbe essere, potrebbe esserci un problema nel circuito relativo al flusso. Controlla che le ventole del radiatore siano funzionanti (devono ruotare), altrimenti è possibile che il problema sia legato a un problema elettrico. Diversamente, potrebbe essere che il filtro dell’aria sia sporco e debba essere sostituito.

Dovresti osservare che il compressore dell’impianto di climatizzazione funzioni. Il condizionatore agisce tramite l’azionamento di una frizione che mette in moto una puleggia. Il mancato innesco della frizione indica una rottura del compressore.

Altra possibilità di guasto potrebbe essere la mancata comunicazione dell’impulso da parte del compressore. Essendo questo collegato a uno spinotto composto da fili elettrici, verifica che l’attacco non sia saltato e che non ci siano fili o cavi danneggiati.

Le perdite nell’impianto di climatizzazione possono rappresentare un’altra causa possibile di mancato funzionamento. I guasti di tubi o condotti possono accadere anche con movimenti bruschi del mezzo e anche un semplice scollegamento di una canalina porta all’interruzione del circolo di acqua. Pertanto se noti dei piccoli fori, una fessura o una piccola apertura, la perdita è all’origine del problema.

Come riparare fai da te

Andiamo per ordine. Nel paragrafo precedente ti ho spiegato quali possono essere le cause più diffuse e comuni del malfunzionamento del climatizzatore. Ora, seguendo lo stesso criterio, vediamo come è possibile riparare il climatizzatore.

Quando il problema del guasto dipende da un guasto elettrico, puoi sicuramente fare un controllo diretto sulla centralina, ma difficilmente avrai i materiali necessari per la riparazione. E lo stesso discorso vale per il guasto del software, se si tratta di climatizzatore digitale.

Se credi che la causa del guasto sia di natura meccanica, anche in questo caso recati presso la tua officina di fiducia per effettuare una diagnosi del problema e trovare la soluzione che metterà fine al disagio. Ma non solo: ricorda sempre che la negligenza nel trascurare un qualunque danno al tuo veicolo potrebbe trasformarsi in un guasto serio.

Tuttavia, se il climatizzatore non raffredda o non raffredda abbastanza, significa che sono in corso delle perdite. Per identificare questo tipo di guasto, puoi trasformarti in un meccanico per qualche ora e dedicarti alla riparazione del climatizzatore. In commercio si trovano dei pratici kit, utili per l’individuazione del problema. Si tratta di un liquido colorante da versare nell’impianto, evidenziando in modo chiaro le eventuali perdite o rotture del circuito.

Per procedere al rilevamento, spruzza il liquido nell’impianto di condizionamento. In presenza di aperture, noterai subito alcune goccioline colorate in prossimità della perdita. Se, diversamente, non ci saranno perdite, il problema è legato al liquido refrigerante che deve essere rabboccato. Per la sua importante funzione, è necessario controllare regolarmente il livello dell’acqua.

In un caso simile, recati in un centro specializzato per l’acquisto del liquido refrigerante e procedi autonomamente al rabbocco. Non serve per forza l’intervento del meccanico: è un’operazione che richiede poco tempo ed è molto semplice da compiere. A tal proposito, controlla bene l’anno di produzione della macchina. I modelli prodotti prima del 1995 utilizzano un liquido molto particolare per cui potrebbe essere richiesta l’assistenza del meccanico. Diversamente, le auto moderne sono state progettate per donare maggiore comfort agli automobilisti e il rabbocco fai da te fa parte di questi benefici.

Scritto da Roberto Spigarelli

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