La manutenzione delle strade è fondamentale per la sicurezza, per il transito e anche per l’economia locale, soprattutto in alcune zone e regioni d’Italia.
A tutti piacerebbe viaggiare su strade asfaltate, prive di avvallamenti, prive di buche o di crepe, invece non è possibile, perchè a causa di intemperie, di scarsa o nulla manutenzione o a causa di sommaria e superficiale costruzione, le difficoltà sono allì’ordine del giorno.
1) Statale 121: si trova in Sicilia e “vanta” il primato di questa speciale classifica. In seguito ad una frana la strada è chiusa ma i tempi di manutenzione si dilatano irrimediabilmente senza che nessuno sappia esattamente dare indicazioni sullo stato dei lavori.
I percorsi alternativi sono scarsamente segnalati e spesso interrotti improvvisamente, lasciando gli automobilisti nella totale incertezza.
2) Autostrada A19: si trova anch’essa in Sicilia. Lungo la tratta si è visto il cedimento di un viadotto e alcuni piloni di sostegno di alcuni tratti di strada sono mal messi, immersi in corsi o ristagni di acqua. Per evitare il sovraccarico, in alcuni punti della carreggiata si viaggia su di una sola corsia per senso di marcia.
3) Statale 290: tracciata in territorio siciliano, parte dalla zona di Enna salendo verso il nord dell’isola e causa frana è chiusa al traffico da circa 3 anni, con l’erba che ormai è cresciuta rigogliosa tra le crepe dell’asfalto.
4) Strada provinciale 18: sita in Sicilia e appartenente alla rete stradale vicina a Nicosia (Enna), presenta un manto dalla percorribilità precaria, con avvallamenti, crepe, buche e asfalto cedevole (ma in foto sotto vediamo un altro esempio della viabilità ordinaria della zona).
5) Strada provinciale 26: in provincia di Matera, in Basilicata, collega, o meglio…dovrebbe collegare, due importanti statali, una delle quali va verso Bari. La strada è chiusa a causa di un fondo ricco di buchi, crepe, avvallamenti. Molti automobilisti la percorrono ugualmente a proprio rischio, senza tener conto della segnaletica preposta.