Ora che arriva il tempo estivo di viaggi e vacanze, le aree di sosta sono prese d’assalto da turisti che cercano (o meglio che gradirebbero trovare) un’oasi di refrigerio, relax e spazio per poter svolgere una sosta di viaggio. Andare in bagno, rinfrescarsi, mangiare qualcosa o bere una bevanda fresca oppure semplicemente sostare nel parcheggio per sgranchirsi le gambe e riposare mezz’ora. Ma come sono le nostre aree di servizio? Che servizi offrono?
La autorevole rivista Quattroruote ha svolto un’indagine su una gran quantità di aree di servizio che coprono gran parte della rete autostradale italiana, soprattutto in direzione sud. Da qui è possibile tracciare una classifica delle peggiori (e successivamente delle migliori) aree di sosta.
Dall’indagine risultano le 5 aree di sosta peggiori, che possiamo così classificare:
– Area Chienti Ovest sulla A14: pur avendo carburanti con prezzi “accettabili”, l’area di servizio è attualmente sottoposta a qualche lavoro di ammodernamento, ma ovviamente è bene limitare i disagi alla clientela. Bagni guasti e sporchi, servizio di pulizia approssimativo, accesso disabili improbabile.
Area Torre Cerrano Ovest sulla A14: anche qui il prezzo dei carburanti non è eccessivo, ma vi è mancanza di servizi e accessi per disabili e soprattutto mancanza di personale. Tempi di attesa elevati, personale che si alterna tra cucina, bar e cassa…
Area Fratta Nord sulla A4: situato nel primo tratto tra Trieste e Padova, l’unico punto a favore è un locale servizi dedicato ai bambini. I bagni però sono vecchi, il parcheggio delel auto è poco ordinato e spesso pieno di camion e i prezzi dei carburanti sono piuttosto elevati.
Area Sant’Ilario sulla A12: questa è anche l’area di sosta forse più pericolosa d’Italia e infatti paga pegno anche per questo, indifferentemente dal lato stradale. Piuttosto piccola e sempre piuttosto affollata, quest’area di servizio ligure soffre anche della geografia precaria tipica della Liguria. Carburanti cotosi, servizi igienici non sempre puliti e soprattutto attenzione alla reimmissione in autostrada, in quanto prevede uno stop e ha praticamente un immissione in corrispondenza di un ingresso in galleria.
Area Piani d’Invrea sulla A10: altra autostrada Ligura, questa volta in direzione Ventimiglia. Pericolose le vie di ingresso e di uscita, pochissimi parcheggi, carburanti costosi, pulizia appena accettabile e alcuni bagni guasti.