Il Trentino Alto Adigo offre tantissimi spunti per itinerari turistici stradali, sia in estate che in inverno. L’inverno forse è il periodo meno indicato proprio per la particolarità della stagione e della neve sulle strade, mentre le altre stagioni offrono panorami comunque suggestivi e particolari, tra meleti, vigneti e colori.
Proviamo a classificare 3 itinerari tra i migliori possibili (quello dello Stelvio lo abbiamo indicato nei giorni scorsi su queste pagine relativamente alla Lombardia anche se coinvolge l’Alto Adige) e quindi non ci ripetiamo, anche se a percorso inverso, da Merano verso Prato Stelvio è pregno di colori e di particolarità nel tratto che attraversa l’intera Valvenosta.
1) Bolzano – Moena: poco più di 40 km in cui la strada e il piacere di guida prevalgono, a volte anche sui panorami che si possono ammirare. Dalla SS 12 del Brennero da Bolzano ci si dirige verso la Val d’Ega, seguendo per Nova Levante. Le rocce a bordo strada a volte si chiudono e pare comprimano il tracciato, almeno nei primi tratti, per poi allargarsi e velocizzare il tracciato, il quale poi sale in mezzo a boschi di pini fino a raggiungere il Lago di Carezza a circa 1.600 metri di altitudine (sosta quasi obbligatoria per ammirarne i colori come di vede in fotografia). Ormai si è sulla SS 241 che offre ottimi panorami tra pini e pascoli. Si sale verso il passo Costalunga ai piedi del monte Catinaccio, montagna dolomitica rosa dall’antica leggendaria tradizione. Da qui inizia la Val di Fassa, e da Vigo di Fassa si segue per Moena e Trento. Scendendo si arriva al “capolinea” di questo itinerario fiabesco e quasi irreale.
2) Merano – Bolzano: in realtà vi sono circa 30 km di superstrada SS 38, ma volendo se ne possono percorrere quasi 80 scavalcando due passi: Passo delle Palade e Passo Mendola. Da Merano ci si dirige verso Lana (qui la superstrada è concessa, ma meglio se si imbocca la SS 238, tra i meleti di Marlengo), da cui si sale dolcemente verso il Passo delle Palade, con pochissimi tornanti. In un attimo si raggiunge il passo a 1.500 metri di altezza, con panorama rilassante e rettilinei larghi e sicuri, per poi scendere velocemente fino a vedere i cartelli per Tonale e Mendola seguendo la SS 42. Si sale a 1.300 metri fino al passo in mezzo a boschi fitti. Da qui si scende in maniera impegnativa e piacevolissima da guidare tra tornanti stretti e veloci, ma larghi. A ridosso della roccia, in tratti che si restringono (ma due auto ci passano), si entra e si esce da gallerie. Ad un certo punto un bivio: si può scendere verso Caldaro (si visita il Lago e qualche cantina vinicola e poi si ritorna in direzione Bolzano), oppure proseguire verso Bolzano senza uscire dall’itinerario proposto, passando per Appiano seguendo sempre la SS 42 fino al capoluogo di provincia altoatesino.
3) Cavalese – San Martino di Castrozza: tratto rallystico che porta quasi a 2.000 metri. Il percorso completo è di una quarantina di km. da cavalese si segue per le frazioni di Tesero e poi Predazzo, sulla strada provinciale anzichè sulla statale. Da Predazzo si seguono le indicazioni per Passo Rolle e con un tratto lineare si arriva a Bellamonte. poco più avanti si costeggia un laghetto artificiale poi da Panaveggio il tratto inizia a farsi incentivante e difficoltoso per la guida, ma estremamente appagante per chi ama questo genere di cose. Mix tra tornanti e allunghi fino in cima al passo, poi, dopo un breve tratto pianeggiante, ci si butta giù con un’altra infilata di tornanti da percorrere tutti d’un fiato. Caratteristico il paesaggio nei pressi di San Martino e per chi non è sazio…c’è anche il ritorno, a percorso inverso!