In Italia l’auto elettrica non trova particolare interesse da parte delgi utenti e questo vale a livello generale. Ci sono però nazioni in cui l’auto la propensione verso l’elettrico è leggermente maggiore rispetto a quello presente nello Stivale, e quindi vediamo in classifica, le nazioni europee che presentano il maggior numero di colonnie di ricarica per auto elettriche. Paesi in cui vi è più una cultura del mezzo pubblico, delle due ruote, pare prevalere anche in forma maggiore la cultura dell’elettrico, come ad esempio l’Olanda e gli stati del Nord. Sorprendentemente l’Italia è in classifica grazie al fatto che alcune città offrono il servizio di noleggio di auto elettriche e quindi di conseguenza anche le colonnine di ricarica. In città di grande popolazione (come ad esempio la Germania) vi è la presenza massiccia di queste postazioni di ricarica proprio grazie a questi servizi cittadini, elargiti in un territorio più vasto.
1) Olanda 5700 postazioni
2) Francia 4650 postazioni
3) Germania 3750 postazioni
4) Gran Bretagna 1850 postazioni
5) Norvegia 1700 postazioni
6) Svizzera 1400 postazioni
7) Italia 782 postazioni
8) Austria 708 postazioni
9) Svezia 635 postazioni
10) Belgio 600 postazioni
Ovviamente questi sono dati assoluti, ma se rapportassimo tale numero alla superficie della nazione o comunque alla densità della popolazione , alcuni dati acquisirebbero un senso diverso. Basti pensare all’Olanda, che rafforzerebbe la propria leadership di classifica, mentre l’Italia, rapportandola proprio alla superficie e alla densitàd i popolazione, arretrerebbe nei confronti di Austria e Belgio, lasciando magari spazio ad altre nazioni, uscendo dalla top 10.
Ehm… Posso sapere la fonte dei dati?
Perchè giustamente conta anche la superficie delle nazioni ma non è detto neppure in quel caso che una nazione più piccola (come la Svizzera) debba avere meno stazioni di ricarica che l’Italia.
Dipende anche dalla geografia. Perchè se hai tante montagne devi mettere anche 2 stazioni a 5 km se poi di mezzo ha una montagna. E se invece hai tanto mare devi mettere una stazione sia ad Olbia che a Civitavecchia perchè chi è ad Olbia non può ricaricarsi a civitavecchia anche se la sua auto ci arriverebbe visto che sono meno di 200km di distanza (ma senza strade).
E poi cosa si è contato?
Le colonnine lente? Le prese? Le fast? Le pubbliche? Le semipubbliche? Le private?
Quelle nei concessionari Renault sono per tutte le renault ma non quindi per tutte le auto. Idem Tesla.
E mica ho finito.
Perchè il discorso del carsharing cosa vuol dire?
Alcuni circuiti hanno colonnine solo per loro (ioguido, ad esempio) altre condividono solo alcune (shareandgo) altre condividono tutte (guidami).
Quelle si contano?
E poi il car sharing elettrico mica c’e’ solo in Italia, anzi all’estero anche è anche più diffuso (a Parigi Bollorè spopola come in molte nazioni Smart2Go con le smart elettriche).
Buongiorno. Scusi se rispondo solo ora ma purtroppo non mi sono arrivate le notifiche del commento. La fonte gliela preciserò meglio nei giorni prossimi perchè a momoria non la ricordo. Quello che le posso dire è che una classifica praticamente simile era riportata anche sulla principale rivista italiana del settore di fine 2015.
Come giustamente ha scritto lei e come è in effetti riportato in questo scritto, una valutazione migliore può essere fatta considerando proprio la superficie della nazione in questione. Se legge attentamente lo scritto, è infatti specificato che tale classifica è assoluta. Poi si possono fare tutte le valutazioni e le considerazioni del caso. Queste classifiche servono proprio a questo, cioè a fare in modo che il lettore possa autonomamente riflettere sull’argomento.
Il carsharing contribuisce ad incrementare il numero di colonnine di ricarica in termini assoluti e siccome non stiamo parlando di milioni di colonnine sparse sul territorio, ma di una cifra di qualche centinaio, capisce bene che avere anche solo 40 colonnine in più messe a disposizione dalle aziende di carsharing ha un impatto notevole sui numeri espressi.