Citroën Dyanissima si ritrova a pagare il prezzo di una bellezz classica. Nonostante l'età che avanza, quest'auto non perde freschezza.
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Citroën Dyanissima paga il prezzo della sua bellezza classica.
Questo modello è un traguardo classico ed intramontabile, dalle linee pulite ed il profumo nostalgico degli anni Sessanta. In questo periodo l’Europa, ed in particolare Francia, Italia e Germania, era la casa delle automobile.
Il modello Dyanissima è stato prodotto nel 1968 come una delle due varianti moderne di un brand classico.
La Citroën fa parte della storia dell’automobilismo praticamente dall’alba dei tempi. La casa francese infatti è da sempre sinonimo di qualità ed innovazione.
Per riscoprire uno dei suoi modelli chiave che ne hanno influenzato maggiormente il brand dobbiamo tornare indietro nel Secondo Dopoguerra.
Per vedere il primo modello di Citroën Dyanissima, dobbiamo andare a ritroso nel tempo. Siamo nel 1948, il Secondo Conflitto Mondiale è finito da pochissimo ed ancora non si sa nemmeno se la guerra sia davvero finita ma la gente vuole andare avanti. In Francia, Citroën prova a farlo mettendo sul mercato la Dyane 2 Cv, un esempio di perfezione stilistica e motoristica che non perde colpi fino al 1967, anno in cui le nuove tecnologie mettono all’angolo la berlina, così la casa automobilistica Francese decide di proporne due versioni: la Dyane 4 e la 6.
Dyane 4 è una versione dotata dello stesso motore di 425 cc del modello classico e la 6 ha in dotazione un propulsore di 602 cc della AMI 6
La Dyane 6 è un modello elegante e senza tempo sia dentro il cofano che fuori. Il modello della Citroën diventa famoso in Italia come “Dyanissima” e lascia il segno nel cuore degli italiani. Ormai i 2 Cv della Dyane erano superati e l’intento del brand francese è rimodernarla.
L’idea generale è riprendere i gusti degli estimatori del modello del ’48 e di “svecchiarla” proseguendo ad un cambio di look. L’intento di mantenere intatte le linee pulite dalla bellezza classica del modello a 2 Cv è forte nella parte anteriore dell’automobile che richiama i parafanghi classici, seppur modificandoli delicatamente.
L’innovazione la troviamo invece nelle portiere. Queste portano delle costolature che hanno lo scopo preciso di dare l’idea che anche l’altezza della vettura dal suolo non sia eccessiva, mentre andando sul posteriore dell’auto è facile notare la permanenza della classica coda con un motivo ben noto nel disegnare i parafanghi posteriori.
Al suo interno, Dyanissima non rinuncia alla comodità, progettando un abitacolo relativamente grande per l’epoca e capace di ospitare al suo interno quattro persone, anche questa una caratteristica non scontata per un’auto degli anni Sessanta. Una piccola pecca, volendo trovarne una, è uno stile fin troppo minimal nella strumentazione, tanto da risultare semplice.
Per quanto riguarda ciò che si cela sotto l’aspetto meccanico, si crea un curioso scambio di influenze.
Citroën Dyanissima prende spunto da AMI 6, che a sua volta si è ispirata dal modello Dyane a 2 Cv. La trazione è anteriore, il motore è un bicilindri con sistema di raffreddamento ad aria dalla potenza di 602 cc e 28 Cv sae. La leva del cambio è comandata da una leva posta al centro nella taradizionale postazione sul cruscotto ed ha quattro velocità.
Citroën Dyanissima è un modello ancora attuale ed utilizzabile. Fra i pro annoveriamo indubbiamente il motore, compatto e forte che non risente affatto dell’età e non si mostra affaticato nemmeno se lo si tira a lungo.
La migliore caratteristica della Dyanissima sono i consumi, il segreto sta nelle rotazioni a basso regime del motore che le consentono buoni risultati anche spingendo con il piede sull’acceleratore. Un lato positivo è anche costituito dai freni, che si dimostrano ottimi in frenata e non accusano segni di stanchezza.
Fra i contro, dobbiamo annoverare il sound, decisamente un’esplosione di decibel e una potenza un po’ povera. Dyanissima tiene bene la strada ma il volante, seppur preciso, risulta pesante nell’effettuare le manovre e andando a velocità moderate.
Infine la frizione risulta poco progressiva.
Veniamo all’incognita relativa il costo: quanto ci costa un’auto d’epoca affascinante e guidabile? Il prezzo non risulta affatto eccessivo, si aggira intorno ai 2.000-6.000 euro. Non risulta un costo proibitivo per possedere e portare in strada un pezzo di storia.