Il design è piuttosto marcato e “di rottura” come spesso ultimamente Citroen ha abituato la propria clientela, secondo la filosofia DS. La calandra esagonale davanti incastra il logo DS e i fari partono molto laterali per poi convergere proprio verso la calandra stessa, quasi confondendosi con la cromatura delal cornice.
La DS4 Crossback è più alta da terra rispetto alla versione della DS4 normale, ma mantiene le caratteristiche chic tipiche degli altri modelli DS, come ad esempio le molte cromature e il parabrezza panoramico che consente di avere sempre un abitacolo molto luminoso, quasi a dare un senso ai tratti stilistici di una coupè che ne caratterizzano la parte posteriore del veicolo.
Tra i motori disponibili (Puretech 130 cv, Thp 165 cv, diesel 120 cv e diesel 180 cv) è il 2.0 BlueHDi dotato di 180 cv quello che risulta essere il migliore, dato che offre buone prestazioni e buona brillantezza, dando margine in caso di necessità in salita e sorpassi, anche se a pieno carico i consumi ovviamente un po’ ne risentono. I prezzi partono da 27.500 euro per la versione con motore Puretech benzina da 130 cv per arrivare al 2.0 diesel appena citato che ha un listino di quasi 34.000 euro. Gli altri due si collocano tra i 29 e i 30 mila euro di listino. Dotazione di serie buona, specie sulla versione più completa, già dotata di sensori posteriori, avviamento senza chiave, airbags anhe a tendina e intenri pregiati.
Dimensioni: 428 cm x 206 cm x 164 cm (altezza), con un passo di 261 cm. La visibilità è eccezionale, avendo soltanto un angolo morto derivante dal montante di sinistra lato guidatore che chiude un modesto angolo di visuale. I sedili frazionabili consentono un discreto carico e l’abitabilità interna è ottima anche per i passeggeri più alti, soprattutto nell’anteriore. Migliorabili gli assemblaggi e qualche materiale e la situazione di climatizzazione risulta un po’ penalizzata nella parte posteriore, non dotata di aerazione nè da climatizzatore nè da finestrini i quali non si possono aprire.