Caro energia: quanto influisce sull’acquisto di un’auto elettrica

Caro energia auto elettrica, la ricarica a casa conviene? Ed ecco come risparmiare se si vuole comprare un'auto elettrica considerando gli aumenti.

Il caro energia è ormai sotto gli occhi di tutti. In questo articolo vedremo dettagliatamente cosa cambia, se cambia qualcosa, per chi è interessato ad acquistare un’auto elettrica nuova ed in particolare sarà interessante fare un confronto con l’auto a motore termico per capire se nonostante i rincari la scelta “green” è ancora conveniente e quindi sostenibile a livello economico.

Caro energia auto elettrica: ci si può tutelare

Se si prende come esempio Enel Way X il principale fornitore in italia è possibile vedere che si è passati da 0,45 pre-conflitto a 0,58 euro a kWh per la corrente alternata e da 0,50 a 0,68 a kWh per quella continua. La corrente continua ad alta velocità è passata invece a 0,79 euro a kWh.

La corrente ultra fast fa riferimento al fornitore Ionity che viene incontro ai consumatori con un abbonamento a 17,99 euro al mese che fa abbassare il prezzo a kWh da 0,79 a 0,35 euro. Il lato negativo di questa tipologia di ricarica è che non è adatta per un uso quotidiano cittadino, in quanto si rivolge principalmente ad utenti che compiono lunghi viaggi in elettrico.

Quindi la soluzione migliore è quella di sottoscrivere tariffe flat con Enel X Way e Be Charge che permettono di avere un prezzo di ricarica di 0,31 euro al kWh per Enel e di 0,45 per Be Charge.

Caro energia auto elettrica: la ricarica a casa

Il contesto ideale di ricarica resta quello casalingo con una potenza bassa. Le tariffe variano a seconda dell’operatore tra 0,40 e 0,45 euro al kWh per potenze fino a 11 kWh.

Si sale a 0,50 o 0,60 euro al kWh per le potenze sino a 22 kWh. Si consiglia di richiedere l’aumento della disponibilità all’operatore nel caso di ricarica di un’auto elettrica a casa ed anche di installare una wall box.

Anche Tesla è stata coinvolta dagli aumenti con il prezzo al kWh ai Supercharger dedicati che passa da 0,49 a 0,66 euro.

Scritto da Filippo Imundi

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