Si parla spesso di rapporto tra cannabis e guida: ma quali sono realmente le correlazioni? Tutto ciò che c'è da sapere e come comportarsi.
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L’uso della cannabis light in Italia per uso medico e per lo svapo non è illegale, tranne se si vende a terzi. La legge è tuttavia indulgente nei confronti di coloro che vengono catturati con la cannabis per la prima volta, ma i reati ripetuti di solito incorrono in sanzioni amministrative.
L’Italia ha legalizzato la cannabis medica nell’anno 2007, riconoscendone i benefici terapeutici per diverse condizioni mediche. L’effetto della sostanza mentre si guida un veicolo è però alto in termini di lucidità mentale e quindi, assumere cannabis in questo caso è un reato.
La cannabis con un alto contenuto di THC altera in modo significativo il giudizio, la coordinazione motoria e il tempo di reazione. Recenti studi in tal senso hanno rilevato che una relazione diretta tra la concentrazione di THC nel sangue e la ridotta capacità di guida è molto evidente, per cui le leggi europee sono piuttosto severe.
Altri due approfonditi studi hanno inoltre scoperto che chi guida con un elevato coefficiente di THC nel sangue ha il doppio delle probabilità provocare di un incidente mortale rispetto a quelli che non fanno uso di droghe o di alcolici.
Tuttavia, il ruolo svolto dalla cannabis negli incidenti stradali è spesso poco chiaro poiché può essere rilevata nei fluidi corporei per giorni o addirittura settimane dopo l’intossicazione e perché le persone spesso la combinano con l’alcol. Coloro che sono coinvolti in incidenti automobilistici con un alto tasso di THC nel sangue, hanno da tre a sette volte più probabilità di esserne responsabili rispetto a quelli che non usano droga o alcolici.
L’ olio terapeutico di CBD (usato per condizioni mediche) è legale per l’acquisto e l’uso. Può infatti essere acquistato solo con la prescrizione del medico in farmacia. Tuttavia va aggiunto che è possibile anche trovarlo nelle parafarmacie e sugli store online e senza prescrizione medica, purché i livelli di THC (il componente che fornisce lo “sballo”) siano dello 0,6% o meno. Anche i semi autofiorenti di cannabis possono essere comprati nel nostro paese, in quanto, la legge, non mette paletti su questo tipo di acquisto.
L’uso di droghe può ridurre la capacità di guidare un veicolo a motore in sicurezza sulle strade pubbliche. I paesi europei per questo motivo hanno sviluppato vari meccanismi legali per affrontare il problema, emanando leggi sul traffico stradale o sul controllo della droga, anche se va aggiunto che ogni paese ha delle sue leggi in termini di circolazione stradale ossia della guida in stato di ebbrezza o di quella influenzata da sostanze dopanti come può essere la cannabis con un alto concentrato di THC.
Gli Stati membri dell’Unione europea rilasciano la patente di guida in conformità con la terza direttiva datata 2006/126 / CE. La legge in oggetto si rifà alla precedente (91/439 / CEE), ma non ha modificato il testo relativo ai farmaci.
Nel sottotitolo “Abuso” si afferma infatti che “la patente di guida non deve essere rilasciata né rinnovata per i richiedenti o conducenti che dipendono da sostanze psicotrope o ne abusano regolarmente”. Inoltre alla voce “ Uso regolare ”, si afferma che la patente di guida non deve essere rilasciata o rinnovata per richiedenti o conducenti che usano regolarmente sostanze psicotrope, in qualsiasi forma, in quanto possono ostacolare la capacità di guidare in sicurezza.
La normativa di legge appena descritta si applica a tutti gli altri medicinali o combinazioni di farmaci che influiscono sulla capacità di guidare quindi si corre il rischio di commettere un reato anche se si guida un veicolo dopo aver mescolano due farmaci di uso comune e che interagiscono tra loro.