Incentivi auto, cosa cambia per il 2022

Incentivi auto 2022, nuovi o vecchi bonus? Ecco tutte le novità da conoscere sul mercato automobilistico.

Novità e delusioni per i proprietari di auto in questo 2022: la Legge di Bilancio – voluta dal Governo Draghi – se da un lato ha introdotto nuovi bonus, dall’altro non ha incentivato chi sperava nel rafforzamento della manovra sulle agevolazioni per auto elettriche. Un esito inaspettato, considerata la necessità di aiutare l’ambiente anche attraverso la rottamazione e la sostituzione delle vecchie auto con altre meno inquinanti e meno impattanti per l’ambiente.

Incentivi auto 2022, nuovi o vecchi bonus?

Vediamo subito gli incentivi previsti per il 2022: in primis, nulla di inviariato per gli incentivi relativi alle colonnine elettriche, prorogati fino al 2024. Ricordiamo che si tratta di un bonus pari al 40% per le spese sostenute in merito ai costi di installazione per la ricarica delle auto elettriche. Da sottolineare che, seppur 9 milioni siano destinati alle persone fisiche, questi fondi verrano dedicati alle imprese per una percentuale dell’80%.

Prorogato il bonus fiscale per i motori elettrici

Un’altra proroga e nessuna modifica del bonus fiscale per l’installazione dei motori elettrici, fissato in una detrazione del 60% su una spesa massima di 3.500 euro, con uno sconto aggiuntivo del 60% anche per le spese accessorie, come l’imposta di bollo o l’iscrizione al Pubblico registro. Scelte di prosecuzione, ma non dalla parte dell’innovazione.

Incentivi auto: quali verranno cancellati?

Dimenticate alcuni incentivi 2021 che magari pensavate di utilizzare anche nel 2022: sparisce l’Ecobonus, ovvero l’incentivo per l’acquisto di auto poco inquinanti, sia nuove che usate, introdotto per facilitare la sostituzione delle vecchie auto.

Dite addio inoltre all’Ecotassa che consentiva, a tutti coloro che decidevano di acquistare auto usate con emissioni comprese tra 0 e 60 g/km, di accedere a un incentivo pari a 2.000 euro (nel caso di rottamazione della vecchia auto).

L’aumento delle materie prime potrebbe aver influito sulle politiche adottate, soprattutto sulla scia delle recenti decisioni della Cina.

Scritto da Elena Mascia

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