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Cambio gomme: come comportarsi per non incorrere in multe e sanzioni.
Scopri come fare rispettando gli obblighi del Codice della Strada.
Ti sei mai chiesto quando effettuare il cambio gomme per evitare multe e sanzioni salate? Scopri come fare nel pieno rispetto degli obblighi di legge.
Le gomme costituiscono un elemento fondamentale per la tua sicurezza. Esse sono infatti le responsabili della tenuta di strada che se usurate non garantiscono le prestazioni originarie. Gli pneumatici servono a far scorrere l’acqua verso il manto stradale per favorirne l’aderenza e ridurre il fenomeno dell’aquaplaning.
Per capire lo stato di usura delle gomme e procedere all’immediata sostituzione dovrai, per prima cosa, analizzarne le condizioni. Pertanto, sarà necessario controllare:
Se la monetina sporge per più della metà, puoi continuare a dormire sonni tranquilli perché le gomme sono ancora buone. Quando la monetina è visibile per un quarto, significa che si avvicina il momento del cambio gomme, mentre se la metà della monetina sporge per metà, procedi immediatamente alla sostituzione.
Se noti che la superficie del battistrada non è omogenea, non è detto che lo pneumatico debba essere sostituito, ma è bene che ti rechi presso un rivenditore specializzato per un controllo approfondito.
Controlla regolarmente la pressione degli pneumatici. Troppa poca aria nelle gomme fa aumentare la distanza di arresto e non permette il controllo totale del veicolo. Lo pneumatico inoltre si riscalda e si deforma, con il rischio di danneggiarlo.
Queste sono, in linea di massima, le regole cui bisogna attenersi per avere il massimo controllo sulla nostra sicurezza. Esistono poi dei casi che dipendono direttamente dal tipo di pneumatico utilizzato e dalla stagione.
L’arrivo della brutta stagione porta con sé anche il bisogno di effettuare il cambio gomme per prepararci ai mesi più freddi. Con l’abbassamento delle temperature, infatti, l’aderenza dei pneumatici estivi viene meno perché la gomma si indurisce e non garantisce le stesse prestazioni registrate durante la bella stagione.
La gomma cosiddetta “termica” è realizzata con materiali speciali che la rendono morbida anche con temperature più rigide.
Il periodo migliore in assoluto, in verità, non esiste. Puoi comunque basarti sulle temperature stagionali. Il momento più raccomandato per questo tipo di operazione è tra i 7 e gli 8 gradi. Sotto queste temperature potrai avvertire le differenze con le gomme estive, ma anche il contrario: temperature al di sopra dei valori citati inducono una maggiore dilatazione dei materiali e un rapido deterioramento degli pneumatici invernali.
Il Codice della Strada, d’altra parte, prescrive l’obbligo delle gomme termiche o delle catene a bordo dell’autovettura a partire dal 15 ottobre.
Molti sono gli autisti che optano per la soluzione più semplice che prevede il montaggio delle catene nelle sole zone interessate, così da non affrontare la spesa per la sostituzione degli pneumatici, anche se rimane comunque il presupposto che la qualità delle gomme non potrà mai essere equiparata agli pneumatici invernali.
Il 15 aprile termina l’obbligo sancito dal Codice della Strada per l’utilizzo degli pneumatici invernali, da sostituire con le gomme estive.
Il cambio gomme, oltre a prevenire l’usura dei materiali, è indispensabile per mantenere la stessa performance stradale e prevenire conseguenze inutili come maggior consumo di carburante o altre inefficienze.
Esiste tuttavia un’eccezione rappresentata dal codice di velocità, ovvero il limite massimo con cui uno pneumatico può viaggiare, indicato sul libretto del veicolo sotto la voce “Pneumatici”. Questo valore indica che la sostituzione delle gomme invernali a quelle estive non è obbligatoria per tutti i tipi di pneumatici.
Le gomme invernali che portano la dicitura “M+S” sulla spalla con indice di velocità inferiore a quello dichiarato sulla carta di circolazione non sono autorizzate a circolare nel periodo estivo. Per tutti i restanti tipi, non ci sono limiti legislativi, sebbene sia consigliabile provvedere alla sostituzione per i vantaggi sopra descritti.
Questo tipo di pneumatico rappresenta il compromesso ottimale per chi non desidera effettuare il cambio gomme al variare della stagione, senza rinunciare alla sicurezza.
Tuttavia, così come le stagioni sono diverse, altrettanto diversi dovrebbero essere anche gli pneumatici per affrontare in modo efficiente gli opposti fenomeni climatici.
Rispetto alle gomme invernali, che garantiscono il massimo delle prestazioni in condizioni climatiche estreme con presenza di neve e ghiaccio, le quattro stagioni assicurano una migliore aderenza in inverno, se paragonate alle classiche gomme estive.
Grazie alla tecnologia più avanzata, questi pneumatici sono realizzati con materiali più resistenti, come la silice che mantiene la struttura morbida anche in caso di basse temperature garantendo un’aderenza adeguata sulla strada.
Inoltre, a paragone delle gomme estive, presentano un battistrada costituito da un numero maggiore di lamelle e canali per far defluire l’acqua con più facilità.
Con questi accorgimenti, i produttori assicurano una maggiore sicurezza anche su fondo bagnato e ghiacciato, cercando di inserire non troppe lamelle che potrebbe usurare le gomme più rapidamente durante il periodo estivo.
Il Codice della Strada ha espresso l’obbligo delle gomme invernali a partire dal 15 ottobre, estendibile di un mese, ovvero dal 15 novembre.
Tale prescrizione è valida fino al 15 aprile, con la stessa proroga mensile, e quindi al 15 maggio. Dopo queste date, sono previste sanzioni che vanno da un minimo di 419 Euro, fino ad un massimo di 1682 Euro, con l’immediato ritiro della carta di circolazione e una richiesta di revisione straordinaria.
Ogni regione inoltre può decidere di anticipare o estendere ulteriormente l’obbligo delle dotazioni invernali, tramite ordinanze specifiche. Rimane comunque il fatto che montare gomme invernali sulla propria auto non deve essere un’azione preventiva per non incorrere in una multa, ma soprattutto per salvaguardare la propria sicurezza e anche quella degli altri.