L’esame della patente è una tappa obbligata per chiunque decida di voler mettersi al volante per il resto della propria vita. E’ una tappa che resta nella mente di ciascuno che l’ha sostenuto perché da quel momento gli/le si sono aperte le porte verso una maggiore libertà di movimento. La maggior parte delle persone sostiene l’esame con il manuale. Come cambia se si adotta l’automatico?
LEGGI ANCHE: Cosa fare in caso di terremoto alla guida, guida alla sicurezza
Esame della patente: trasmissioni disponibili
Per sostenere l’esame della patente vi sono due tipi di trasmissione che è possibile usare, il cambio manuale, solitamente a 5 rapporti che permette di avere un’esperienza al volante “vecchia scuola” usando il pedale della frizione oppure il cambio automatico.
Solitamente le scuole guida optano per il cambio manuale in quanto ha un minor costo di riparazione e sopporta con grazia il maltrattamento degli aspiranti guidatori, dato che non hanno molta dimestichezza con l’automobile.
LEGGI ANCHE: Mini Cooper S 5 porte, un evoluzione stilistica e prestazionale
E’ possibile sostenerlo con l’automatico
L’esame della patente si può sostenere a bordo di una vettura dotata di cambio automatico, tuttavia se si sceglie questa strada si andrà incontro a dei limiti.
Infatti sul retro del documento viene applicato un codice “codice 78” che permetterà al guidatore di guidare solamente auto dotate di cambio automatico e non manuali.
Il codice 78 non è definitivo, il patentato potrà in seguito sostenere un nuovo esame della patente – teorico e pratico – con una vettura dotata di cambio manuale e se viene promosso, la nuova patente non recherà più sul retro il codice 78.
L’automatico ormai è un cambio comune, basti pensare che la maggior parte delle nuove auto ne è dotata. I vantaggi sono di non doversi concentrare sui rapporti e di aver un aiuto nelle partenze in salita o nel traffico.
