Le auto storiche sono un movimento in crescita nel nostro paese, grazie alle agevolazioni governative per queste vetture che quando vengono utilizzate sono la manifestazione di ciò che il nostro paese era in grado di produrre e che ci ha fatto riconoscere nel mondo tra i migliori in questo settore. In questo articolo vediamo quali modelli godranno dell’esenzione del bollo per il 2024.
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Storiche, no al bollo per il 2024 vediamo come
Ciascuna regione italiana ha le proprie leggi in termini di esenzioni per le auto storiche. Iniziamo con l’Abruzzo dove l’esenzione dopo i 30 anni è automatica, se la macchina però circola su strada paga 31,24 euro.
In Basilicata le auto ultra trentennali pagano 25,82 euro se circolano su strada.
Per la Calabria la tassa è leggermente più cara, 30 euro all’anno se la si usa.
In Campania si paga 31,24 euro, mentre in Emilia-Romagna questo costo scende a 25,84 euro.
Per il Friuli-Venezia Giulia il costo è il medesimo della Basilicata se le auto sono circolanti.
Nel Lazio la tassa è leggermente più elevata, 28,40 euro per utilizzare la propria quattro ruote d’epoca.
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Lombardia e Piemonte le esenti
In Lombardia l’esenzione dopo i 30 anni scatta in automatico, indipendentemente che si utilizzi l’auto o meno.
Nelle Marche la tassa per la messa in strada è di 27,88 euro. Chi abita in Molise ed ha una storica che utilizza deve pagare 28 euro ogni 12 mesi.
Per il Piemonte vale lo stesso metro della Lombardia, dopo i 30 anni le auto storiche non pagano il bollo.
In Puglia si pagano 30 euro se utilizza l’auto storica. Sardegna e Sicilia hanno il medesimo prezzo per l’utilizzo su strada delle ultra trentennali, 25,82 euro.
In Toscana si sale a 29,82 euro per poi tornare a 25,82 in Umbria, Valle D’Aosta e nella provincia autonoma di Trento.
Si chiude con il Veneto dove la tassa per l’utilizzo delle storiche è di 28,40 euro.