La BMW XM è chiaramente impressionante, ma partiamo dal principio. Nel 1972, BMW presentò al Salone dell’Automobile di Ginevra la M1, una GT e il primo modello sportivo progettato dalla divisione Motorsport. Per celebrare il suo 50° anniversario, i team di questo reparto sono stati chiamati a creare il modello più potente mai progettato con il marchio M, adottando però “codici” più moderni.
Come sapete, i veicoli del segmento SUV sono molto popolari e l’ibridazione offre molti vantaggi in termini di piacere di guida, consumo di carburante (in determinate condizioni) e soprattutto agevolazioni fiscali. Di conseguenza, è nata la XM, non un revival della Citroën XM degli anni ’90, ma una macchina superlativa con una statura e una scheda tecnica piuttosto folli.
BMW XM: caratteristiche, design, dimensioni
Si tratta di un’unità M Hybrid composta da un motore a benzina V8 bi-turbo da 4,4 litri che sviluppa 489 CV (360 kW), abbinato a un motore elettrico da 197 CV (145 kW), per una potenza combinata di 653 CV. BMW ha inoltre annunciato una coppia massima di 800 Nm, che consente a questo mostro da 2,7 tonnellate di raggiungere i 100 km/h in 4,3 secondi con partenza da fermo.
Con una tale massa e una tale statura, alcune indicazioni della scheda tecnica fanno sorridere. L’assenza di dati, almeno per il momento, sulla riga “resistenza all’aria”, dove dovrebbe comparire il CX (coefficiente aerodinamico).
Più in basso, il consumo di carburante è annunciato a 1,6 e 1,5 litri per 100 km secondo il ciclo combinato WLTP. Ciò significa che emissioni di CO2 comprese tra 33 e 36 g/km secondo la stessa procedura non sono realistiche nell’uso quotidiano, che supererà la capacità della batteria, ma non vi diciamo nulla.
Per raggiungere tali cifre, BMW ha integrato nella XM una “enorme” batteria agli ioni di litio con una capacità netta di 25,7 kWh (29,5 kWh lordi), che naturalmente incide sul peso della vettura (2,7 tonnellate, ricordiamo), la cui massa complessiva è di 3.300 kg, ovvero a soli 200 kg dal peso massimo. In ogni caso, è questa piattaforma che permette alla XM di annunciarsi virtuosa nei test di omologazione (l’adesivo crit’air 1 sul parabrezza e la tassa deducibile da pagare) e di vantare un’autonomia compresa tra 82 e 88 km secondo il ciclo WLTP e a seconda della versione.
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