370 cavalli di pura cattiveria per la nuova BMW M2 Coupè. Degna nuova arrivata nel segmento M sport.
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La nuova BMW M2 coupé è l’ultima arrivata nella famiglia M sport. La casa tedesca ha deciso di inserire questa vettura nella lista per ampliare il segmento. Una degna rivale Italiana potrebbe essere soltanto l’Alfa Romeo 4C. La qualità principale di questa auto non è solamente il grande motore. BMW ha deciso di migliorare ogni dettaglio. La gemella serie 2 coupé (in tutte le sue versioni) non compete. Anche l’allestimento M2401 Xdrive non riempe il gap; pur avendo un motore di cilindrata maggiore. (2998 VS 2979 cm³) Andiamo a scoprire i segreti che la rendono così speciale.
Ogni elemento di estetica è anche un fondamentale di tecnica. In generale la struttura è super compatta e portata alla leggerezza. Tutte le linee aereodinamiche tendono verso il retro, alzandosi grado per grado. Il muso stretto taglia l’aria e riduce la portanza. Il grande codone a becco riesce a non far mai perdere aderenza in curva. La bombatura del cofano ricorda molto le muscle car americane. Quello che differenzia la Bmw M2 da quest’ultime, è una spiccata intelligenza.Quattro scarichi laterali completano l’opera lasciando la voglia di sentirne il suono.
La calandra frontale a doppio rene M, marchiata col simbolino M2. Si abbina alle forme dei cerchi a razze sottili, cromate e che stupiscono sempre. Le minigonne laterali hanno non solo funzione di design. Esse decomprimono l’aria nel passaruota per garantire una guidabilità eccezionale. Tutte le forme dei fari e degli specchietti inoltre, sono altamente ispirate alla storica serie 2. Parliamo della versione degli anni ’80, stupenda e fuori dal tempo. Una bellezza ereditata appieno dalla nuova berlina tutta pepe.
La motorizzazione, come già detto, è una solamente. Studiata appositamente per il segmento e messa a punto con tutta la struttura del mezzo. Bisogna però considerare un confronto fra il motore della M2 e della sopra citata M2401 Xdrive. Il primo è un 2979 da 370 cv, mente il secondo eroga 340 cv da un 2998. Due motorizzazioni molto simili che però si fa fatica a scegliere. Per il cuore la M2 sarebbe già in tutti i garage. Ma anche la linearità e tecnica del motore meno performante non deludono. La meno sportiva inoltre, è dichiarata come più veloce nello 0-100 km/h. Sarà vero?
Cosa sono veramente i limiti del possibile? Dipende dalla fiducia in se stessi.
Questa frase è stata dichiarata da BMW al lancio della nuova M2. Forse un vanto troppo grande per una macchina limitatata a 250km/h, ma che sicuramente incuriosisce. Le promesse della casa tedesca sono alte e sarà il mercato a definire la raltà. Le prestazioni esaltanti sono assicurate ma per la pista non basta un buono scarico e qualche burnout. Riuscirà con la sua tecnica la BMW M2 a stupire anche nelle situazioni critiche? Cugine alla lontana come la Audi Rs3 dimostrano la loro tenacia anche fra i cordoli.
Un giocattolo per grandi, forse anche molto pericoloso. Accelerazioni pari a una vettura elettrica e baccano da vendere la rendono un diavolo della strada. Fra i tornanti in montagna e nelle rotonde fuori città c’è da sbizzarrirsi. Recentemente BMW sta pubblicizzando il suo segmento M sport come il “più divertente” fra le GT. Forse ha ragione. Cambio, freni e sospensioni fanno sì che tutte le M siano un gioiello di follia e performance.
Poco importa degli interni a chi compra una piccola supersportiva. Invece hanno pensato anche a questo. Dentro si sta comodi, almeno davanti, e l’abitacolo è spazioso. Con optional come il tettuccio e i sedili riscaldabili sembra di essere in una ammiraglia da passeggio. Molto risicati i posti a sedere dietro, che risentono per le sagome degli esterni.
La tecnologia è un po’ indietro ma in linea con le altre case tedesche. Il navigatore preciso e compatto fa il paio con lo stereo di alta qualità. Musica limpida e pulita, ancora un’altro dettaglio da berlina di lusso. I comandi al volante sono quasi sempre veloci e reattivi. Tutto l’infotaiment è collegabile facilmente a internet e alle informazioni in rete.
Non ci sono molte scelte. Ponendo caso che scegliamo il cuore e ordiniamo la M2 al posto della M240i, gli accessori faranno da padroni. Il prezzo di 65.000 euro lievita facilmente, anche se di serie avremo già tutto l’occorrente per correre in pista. Tettuccio, elettronica e dettagli sono optional. Una configurazione full può arrivare facilmente a 72.000 euro.
La M6 è una berlina, la M4 un classico. La BMW M2 invece si caratterizza come novità. Siamo sicuri che riuscirà a intraprendere una salita nel panorama automobilistico. Piace fuori dall’europa tanto quanto nei confini dove è costruita. Rappresenta appieno lo stile BMW come eleganza e comfort, e in parte, sembra un motore da “Italiana”.