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Le batterie auto sono un dispositivo fondamentale presente in tutti gli autoveicoli. Il loro funzionamento necessita di una corretta manutenzione Poniamo la nostra lente d’ingrandimento soprattutto sulle modalità di sostituzione, sul quando questa azione si rende necessaria, sulla loro corretta manutenzione, e ancora sui costi necessari per cambiarle.
Come sostituire la batteria auto
Come prima cosa cerchiamo di capire quali sono gli attrezzi e i materiali che andremo ad utilizzare. Nell’ordine avremo bisogno di: chiave esagonale da 10; batteria nuova, carica e compatibile con la marca/modello della nostra auto; spazzola in ferro o attrezzo simile; grasso di vaselina; guanti di gomma.
La batteria nuova è possibile procurarsela presso dei ricambisti, nei negozi specializzati e ad oggi anche nei supermercati ormai. Bisognerà verificare che questa abbia la corretta tensione, il corretto amperaggio che viene scritto nel libretto d’uso e manutenzione, e la corretta misura
Il primo passo consiste nel togliere eventuali coperture e allentare il morsetto negativo ( colore nero o verde, segno), svitando la relativa vite, quindi tiriamo via il morsetto posizionandolo lontano dai poli. In seguito bisognerà ripetere la procedura con il morsetto positivo, colore rosso. Successivamente svitiamo le due viti di supporto che tengono ferma la batteria e allontaniamo lo stesso facendo attenzione a non incrociarlo con i due poli (come supporto viene utilizzata spesso una fascia, in quel caso basta allargarla). A questo punto è possibile estrarre la vecchia batteria, facendo molta attenzione in quanto è molto pesante, e posizionare quella nuova nella stessa identica posizione stringendo nel senso inverso prima quello positivo e dopo quello negativo
Quando sostituire le batterie auto
Vediamo quali sono i segnali grazie ai quali ci accorgiamo se la batteria d’auto va sostituita. Bisogna premettere, che spesso accade di scaricarla senza volerlo: se dimentichiamo le luci accese, se mettiamo a tutto volume l’autoradio a motore spento. Oppure, anche questo va catalogato come errore, se lasciamo per troppo tempo la vettura spenta in strada o nel box. Le spie alle quali bisogna fare attenzione sono principalmente tre:
l’occhio magico, ossia una piccola finestra sul coperchio della batteria, che è presente in molte batterie. I colori che lo contraddistinguono sono il verde, vuol dire che la batteria è carica, il nero, significa che la si può ricaricare, il bianco, è segno che ormai è troppo tardi, e che quindi va sostituita;
le perdite, ovvero controllare se la batteria perde liquido. Ma bisogna fare attenzione in quanto si tratta di un acido estremamente lesivo per l’organismo umano. Quindi bisogna avere massima cautela sia per gli occhi che per le mani; e in ogni caso dopo qualsiasi operazione sarà necessario sempre lavarsi bene le dita. Una volta scovata la perdita (spesso è sufficiente guardare nei paraggi della batteria o per terra), è molto probabile che la si debba cambiare;
gli elettrodi, bisognerà sincerarsi che gli non siano incrostati, la dove lo fossero potrebbero esserci dispersioni di corrente. Con la batteria che fornisce meno potenza alla vettura. Anche in questo caso, è opportuno far vedere la macchina da un meccanico. Dobbiamo rigorosamente evitare di toccare o lavorare sulla batteria se questa non è sigillata, ovvero non ha i tappini convenzionali che possono essere svitati.
I costi di sostituzione
La prima voce di spesa per la sostituzione di una batteria riguarda l’acquisto di una nuova batteria. Il costo in genere oscilla tra le € 60,00 e le € 160,00: dipende dal marchio, dalla garanzia, dal tipo di cui si ha bisogno. La seconda voce invece riguarda i costi della manodopera, la dove ci si rivolga ad un elettrauto per eseguire l’intervento. Il costo solitamente non risulta molto elevato, se il professionista al quale ci si rivolge è onesto chiederà una cifra che si aggirerà tra le 20 e le 50 euro.
Manutenzione delle batterie auto
Il compito dell’accumulatore dell’auto, noto nella comune accezione come batteria, è quello di fornire l’energia elettrica necessaria a mettere in moto l’automobile (nella fattispecie serve ad alimentare il motorino di avviamento) e a fornire i servizi di bordo e di illuminazione a vettura ferma. Quando l’auto è accesa, invece, è l’alternatore ad alimentare la rete di bordo e a ricaricare l’accumulatore.
La batteria necessita di essere mantenuta sempre in buone condizioni per evitare di rimanere a piedi a causa del suo scaricamento precoce o di malfunzionamenti. Non è raro però che a causa di una sua cattiva gestione possa perdere efficacia a causa degli acidi presenti al suo interno
Vediamo quindi quali sono gli aspetti ai quali bisogna prestare maggiormente attenzione per la manutenzione della nostra batteria d’auto. Nell’ordine: controllare mensilmente il livello dell’elettrolito (quando possibile, con batterie non sigillate); controllare, se possibile, il livello di densità dell’elettrolito; mantenere pulito l’involucro esterno; controllare i morsetti e proteggerli con grasso di vaselina se necessario; controllare, se presente, la tubazione di scarico dei vapori dell’ acido solforico; in caso di mancato utilizzo dell’automobile provvedere ad un ciclo di ricarica della batteria ogni 2/3 settimane
Tempi per una buona manutenzione
Una delle cause principali del deterioramento delle batterie che compromette la loro durata è la famosissima solfatazione, la causa di questo micidiale processo chimico è dovuto in particolare modo dall’inutilizzo poiché se le batterie vengono accantonate o inutilizzate per periodi medio lunghi con poca carica al loro interno le batterie si deteriorano molto velocemente.
La solfatazione è un processo abbastanza veloce ed è inversamente proporzionale alla percentuale di carica che è presente all’interno dell’accumulatore, più è scarica la batteria e più veloce sarà la solfatazione. Che consiste nella formazione di cristalli di solfato di piombo che vanno a ricoprire la superficie delle pietre di piombo in modo tale da impedire il processo elettrochimico senza il quale la batteria diventa inerte, cioè non è in grado di produrre corrente elettrica
Per ovviare a questo problema basta procedere ad una revisione della batteria seguendo la procedura di manutenzione sopra esposta, ogni mese e mezzo circa. Mantenendo le batterie sempre cariche l’accumulatore non andrà mai incontro a solfatazione