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BASF AdBlue, un prodotto che sta facendo conoscere questa azienda chimica nel mondo. Una società di fondazione Tedesca che apre i battenti in Italia nel 1946. All’epoca si appoggiò al canale milanese SASEA. Dagli anni ’60 in poi diventa indipendente e crea il proprio canale distributivo. Inizialmente l’azienda produce per il settore tessile, dell’agricoltura e Audio-Video. Con l’incremento del mercato chimico inizia ad occuparsi del settore motoristico. Negli ultimi anni, grazie ad una gestione mirata all’espansione, è riuscita ad inglobare una fetta enorme della chimica per le auto.
we create chemistry for a sustainable future
Questo è il motto aziendale. Una promessa che si sviluppa nell’ambito automotive con la creazione e vendita di additivi come l’AdBlue.
I numeri di BASAF
Per comprendere l’ampiezza e l’importanza di questa azienda basta osservarne i numeri.
- Più di 64 milioni di euro di vendite. Solo nel 2017. Un record che è scaturito grazie alla regolamentazione dei motori diesel con l’additivo AdBlue.
- 353 siti di produzione nel mondo. Fra cui alcuni in Italia. Numerose sono inoltre le partnership con aziende Italiane.
- Circa 3.000 progetti di ricerca nel 2017. Un enorme laboratorio multifunzionale che opera a tuttotondo. Sperimentazioni per un futuro sostenibile dall’agricoltura ad appunto, i motori.
- 115.490 impiegati nel sistema. Cifra aggiornata all’inizio 2018. Un’azienda tecnica che però riesce a dare lavoro a numerosi classi e specializzazioni.
BASF AdBlue
Il prodotto principale in ambito automotive è caratterizzato da questo additivo diesel. L’AdBlue, reso obbligatorio per determinate omologazioni, era già stato sviluppato dalla società prima del boom Europeo. Trovate la spiegazione dettagliata del suo utilizzo a questo link.
Numerosi marchi utilizzano questo sistema di purificazione delle emissioni. Andando avanti saranno sempre di più le case automobilistiche, produttrici di diesel, che dovranno aderire.
Un prodotto di qualità
L’AdBlue prodotto da BASF è stato concepito con largo anticipo rispetto alle concorrenti. Viene incontro alle esigenze di omologazione di vetture euro 4, 5 e 6. Il sistema è semplice. Una soluzione pura al 32,5% viene inniettata nei gas di scarico. Così riducendone la tossicità e pericolosità per l’ambiente.
L’azienda produce non solo per il commercio diretto. Molti marchi di additivi presenti sul mercato, sono infatti sviluppati dai medesimi laboratori.
Altri prodotti automotive
Numerosi sono i prototti secondari nell’ambito automotive. Fra i principali troviamo i refrigeranti e i liquidi freni, come anche lubrificanti per assali e trasmissioni. Molto interessante il progetto recentemente completato e messo in prova delle pigmentazioni. Ogni anni rileva 400 nuovi colori. Inoltre, tutti i materiali utilizzati per le colorazioni carrozzeria sono sostenibili per l’ambiente. Importante anche la costruzione di materiali e liquidi per le batterie. Si potrà questo evolvere anche per le auto completamente elettriche?
Conclusione
Ci aspettiamo da questa società grandi cose in ambito automotive. Dalle ricerche iniziate per la produzione di grafene (batterie auto), alle continue sperimentazioni per l’ecologia ambientale e l’inquinamento. La dimostrazione vivente che la mobilità green è il futuro del mondo. Ma quanto ci metterà l’Europa a comprendere?