Tutte le informazioni sul Bahrain International Circuit, uno dei tracciati più belli e appassionanti del calendiario di Formula Uno.
Il Bahrain International Circuit sorge nei pressi della periferia di Manama, capitale del Bahrain, ed è considerato uno dei Gran Premi più belli del panorama motoristico del calendario di Formula Uno.
Il progetto per la costruzione del circuito iniziò nel dicembre del 2002 e venne affidato all’ingegnere e progettista tedesco Hermann Tilke, a cui fu data carta bianca per costruire il tracciato in mezzo al deserto. La sua realizzazione si concluse giusto in tempo per ospitare la gara di Formula 1 del 2004 appuntamento poi vinto dal campione tedesco Michael Schumacher.
Il Bahrain International Circuit è lungo 5.4 chilometri, per un totale di 57 giri a gara che portano la distanza da percorrere durante l’evento ad una cifra complessiva di 308.238 Km.
Il suo layout è caratterizzato da 15 curve – 6 a sinistra e 9 a destra – piuttosto impegnative, con un mix di chicane veloci e lente. Presenti anche quattro lunghi rettilinei e tre punti DRS. Per questa ragione, solitamente, le monoposto utilizzano un carico aerodinamico medio.
Le peculiarità del circuito mettono a dura prova tutte le componenti delle vettura di F1. Il Gran Premio del Bahrain è, infatti, uno dei più severi sull’impianto frenante e nonostante si corra in notturna, si raggiungono temperature molto elevate.
In uscita dalle curve lente le gomme posteriori raggiungono temperature vicine ai 130 gradi centigradi e le anteriori sono sottoposte a grande sforzo a causa delle improvvise decelerazioni. Il rischio di bloccaggio è elevato.
L’asfalto è molto abrasivo per fornire maggiore grip visto che la pista sorge in pieno deserto. Proprio la sua ubicazione, rende il Bahrain International Circuit tra i più temuti dai piloti a causa dei detriti e della sabbia portata in pista dal vento.
Tra i tratti più impegnativi della pista troviamo la frenata della prima curva – dedicata a Michael Schumacher -, nella quale si arriva ad una velocità di 320 Km/h e, in meno di 140 metri, si deve decelerare fino a 60 km/h. Nonostante la sua difficoltà, la curva uno è tra i migliori punti di sorpasso. Importante anche la curva 4, cieca e stretta dove è facile il bloccaggio dell’anteriore destra. Anche la curva 9, probabilmente la curva più tecnica del tracciato, è decisamente degna di nota.
Si sviluppa in discesa e porta alla curva più lenta della pista – la numero 10 -. Impostare queste due curve nel modo ottimale garantisce un’uscita migliore in vista del rettilineo dove è consentito l’uso del DRS.
Scopriamo ora qualche curiosità in merito al Bahrain International Circuit. Nel 2010, per celebrare i 60 anni della Formula 1, è stato scelto di utilizzare il layout chiamato Endurance Circuit, caratterizzato da 24 curve e una lunghezza di 6 299 metri, il Gran Premio fu vinto da Fernando Alonso con il team Ferrari.
Lo scorso anno, nella stagione 2020, a causa della pandemia di Covid-19, si è corso nel Bahrain per ben due volte. In occasione del nuovo Gran Premio di Sakhir, vinto poi da Sergio Perez, si è deciso di correre utilizzando il layout chiamato “Outer Circuit” caratterizzato da 11 curve per una lunghezza pari a 3,5 km.
Il record del giro più veloce in gara spetta a Pedro de la Rosa in 1:31:447 stabilito nel 2005.
Il giro più veloce di sempre è stato fatto registrare da Lewis Hamilton nella Q3 del GP del 2020 in 1:27.264. Il record assoluto della pista con la configurazione Outer Circuit è di 53″377 stabilito da Valtteri Bottas con la Mercedes durante la Q3 del Gran Premio di Sakhir.
Per quanto riguarda i successi sul Bahrain International Circuit, il record di vittorie appartiene a Sebastian Vettel a pari merito con Lewis Hamilton a quota quattro.
Per quanto riguarda le scuderie, la Ferrari resta in testa con 6 vittorie ma è incalzata dalla Mercedes ferma invece a 5 successi.