Il fascino dell'auto storica e quali sono i vantaggi e gli svantaggi nel possederla.
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Al giorno d’oggi possedere un’auto storica ha indubbiamente un suo fascino, vi sono vantaggi e svantaggi sul possederla, ecco come comportarsi nel caso in cui abbiate una vettura d’epoca.
Gli appassionati di motori ed in particolare di auto, sognano di poterne collezionare, anche solo per poterne disporre di una nel proprio garage, stiamo parlando dell’auto storica, la quale però, oltre ad indubbi benefici, comporta degli oneri tra conservarla ed avere un’accurata manutenzione nel possederla, proviamo dunque a capire quali siano gli aspetti essenziali nell’averne una e come comportarsi in tal caso.
In ogni caso, una volta superati i 30 anni dalla sua produzione, la si potrà definire in via ufficiale d’epoca, in questo modo l’auto storica potrà essere registrata all’ASI, versando una quota annuale di poco superiore ai 40 euro. Dopo la registrazione, si dovrà esibire, oltre al documento di identità, anche quello di certificazione storica. Per il suo utilizzo, vi sono dei vantaggi notevoli, come nel caso del bollo auto, da pagare solo se si circola con il veicolo, e non se lo si decide di tenere in garage, il costo è tra l’altro molto più basso rispetto alle altre tipo di vetture.
La revisione si farà ogni due anni, mentre è decennale quello relativa alla Carta Fiva, vale a dire il documento in cui si certifica di possedere il mezzo. Oltre ai documenti, avere a disposizione un veicolo datato comporta dei sacrifici, non essendo presenti nella vettura dispositivi tecnologici avanzati e vista l’obsolescenza del prodotto, si dovrà cercare di prendersene cura e con senso di responsabilità.
Ragion per cui, far circolare un’auto storica deve essere una decisione da prendere con cautela e non in modo continuativo, valido solo per alcune strade e con durata limitata. Le occasioni per esibire non mancano, come le manifestazioni apposite per mezzi d’epoca o gare specifiche.