L'auto di Stefano Accorsi è il multispazio della casa francese Peugeot. Il suo Traveller a 8 posti è comodo soprattutto per i lunghi viaggi in famiglia.
L’attore italiano brand ambassador di una nota casa automobilistica francese, non ha mai nascosto la sua passione per i motori.
Questa sua vocazione per le quattroruote lo ha portato a interpretare il ruolo di protagonista nel film Veloce come il vento, pellicola ispirata alla vita del pilota di rally Carlo Capone. Da questa premessa tra le auto di Stefano Accorsi ci si aspetta una collezione di supercar ma a differenza delle apparenze, il bolognese ha recentemente dichiarato di essere un guidatore molto tranquillo.
Il protagonista di Baciami Ancora nella vita privata preferisce guidare il furgone targato Peugeot. Il suo Traveller a 8 posti è una vettura dalle dimensioni mastodontiche: 4.959 mm lunghezza x 1.920 mm larghezza x 1.905 mm altezza. Vettura dalle linee moderne ed eleganti in particolar modo l’estetica del design degli esterni mette in risalto la griglia anteriore con il logo del leone transalpino. La scelta è ricaduta su questo confortevole multispazio perchè come dichiarato dallo stesso divo italiano in una recente intervista lui preferisce guidare in totale relax e condividere il comfort con i compagni di viaggio.
L’auto di Stefano Accorsi permette di percorrere lunghi viaggi senza stress, infatti è ideata per offrire tutte le comodità a conducente e passeggeri grazie sopratutto agli equipaggiamenti ergonomici e i tanti vani portaoggetti presenti all’interno dell’abitacolo. Il punto di forza del furgone è sicuramente l’ampio bagagliaio con un volume di 1350 litri. Inoltre rimuovendo la terza fila di sedili, lo spazio aumenta a 1978 litri e togliendo anche la seconda fila di sedili si arriva addirittura a un volume di 3397 litri.
È possibile anche trasportare oggetti lunghi fino a 3,50 metri.
Sul set l’auto di Stefano Accorsi maggiormente utilizzata nella pellicola Veloce come il vento è la Peugeot 205 turbo16 Evo2. L’attore ha ammesso di aver spinto la vettura fino al suo limite e di aver provato un’emozione senza pari alla sua guida.