L'artista catanese vanta un garage ricco di vetture di ogni genere. Scopriamole insieme.
Un timbro unico e facilmente riconoscibile.
La sua voce ha fatto innamorare gli appassionati del soul e del jazz ma più in generale di tutta la musica. Mario Biondi, però, vanta anche una spiccata passione per le auto. Da quelle d’epoca alle più moderne, molte di queste racchiuse nel suo garage che ospita una grande collezione.
Mario Biondi, cantante italiano di origine catanese, porta avanti la sua passione per le quattro ruote da diverso tempo.
Complice anche suo padre, grande amante delle vetture, specialmente di Porsche, l’artista soul e jazz è cresciuto con uno “sguardo allo spartito” e un altro alle belle auto. Come da lui stesso dichiarato in diverse interviste, la sua croce in tema di automobili sono le Mercedes.
Nella collezione del cantante sono presenti diversi modelli della casa di Stoccarda. “Le anteguerra sono interessanti ma non mi emozionano come una SL”, aveva detto l’artista al Resto del Carlino qualche anno fa.
E in effetti tra le auto di Mario Biondi si possono notare tantissime vetture Mercedes. Dalla SL rossa, sua prima vettura, fino ad una 500 SL del 1978. Presenti anche una Mercedes Pagoda, una Mercedes 230, 250, 280 dal 1963 al 1971, sino ad arrivare alle due 450 della fine degli anni Settanta, modello Europa e modello America, senza dimenticare le SLS e la SLR.
Tra i pezzi pregiati presenti nel garage del cantante, anche alcuni pezzi unici come una Mercedes 420 disegnata da Bruno Sacco e prodotta in pochi esemplari e la sua SL del 1997 di cui lui stesso si era fatto vanto in un’intervista ad AM.
“Quando ho ottenuto i primi successi, mi sono regalato una Mercedes SL del 1997 con interni personalizzati. Un pezzo raro, costruito in soli 10 esemplari…”.
Il binomio Mario Biondi auto trova conferma, oltre che dalle sue frequenti interviste in tema quattro ruote, anche dai numerosi videoclip delle sue canzoni. In passato l’artista catanese aveva dato il primo saggio del suo feeling con le vetture nel filmato di “Deep Space”.
Celebri erano diventate le riprese nel Museo Nicolis di Villafranca di Verona e nei magazzini Lamacart in cui si vedevano in modo chiaro due Mercedes-benz 500 K del 1934 e una Benz 8/20PS Jagdwagen del 1914 in un’atmosfera dal sapore decisamente vintage.
Il cantante ha avuto modo di collaborare con Ruote da sogno per l’uscita del suo ultimo album “Dare“. Siamo sicuri quindi che le auto siano state, e lo saranno ancora, protagoniste assolute nella vita artistica e privata del noto artista.
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