Le auto a gpl propongono un risparmio evidente rispetto alle stesse versioni alimentate a benzina e sono molto vendute. Vediamo qual è la meno assetata.
Sempre più italiani di anno in anno scelgono di acquistare un’auto alimentata a gpl o decidono di farsi montare un impianto che permetta loro di utilizzare questo carburante. Il risparmio che deriva dall’utilizzo del gpl rispetto alla benzina è notevole e permette di rientrare dalle spese di impianto in breve tempo.
Il gpl (acronimo di Gas Propano Liquido) è un derivato del petrolio in ogni caso, ma la sua forma chimica e fisica permette un inquinamento minimo rispetto ai carburanti tradizionali.
Il prezzo ‘alla pompa’ del gpl è correlato a quello della benzina verde e risulta in ogni caso esattamente della metà. Si potrebbe pensare su due piedi che il gpl propone un risparmio del 50% netto rispetto al carburante tradizionale ma in realtà non è così. Vediamo perché facendo un esempio pratico.
Il pieno della nostra auto ammonta esattamente a 100,00 euro. Se lo stesso pieno lo facciamo di gpl ne spendiamo 50. Fino a qui nulla da ridire. Ma è il lato tecnico che fa scendere questa apparente differenza 50 / 50.
Le auto a gpl posseggono in ogni caso una doppia modalità di carburazione, siamo noi a scegliere se utilizzare benzina o gpl in buona sostanza. Se la nostra auto percorre a benzina col suddetto pieno 1.000 km, con le stesse condizioni ma utilizzando il gpl ne percorrerà circa 750. Ecco perché si può arrivare alla conclusione che un risparmio del 50% non si ottiene all’atto pratico.
Ma diamo uno sguardo alla regina del risparmio sul mercato.
- La Mitsubishi Space Star si rivela l’auto a gpl che consuma di meno, con una stima di soli 4,2 l/100 km necessari.
- Al secondo posto l’Opel Karl che consuma 4,6 l/100 km.
- Al terzo posto del podio troviamo la Renault Clio che alza leggermente il tiro a 4,7 l/100 km.