Scopriamo questo sconosciuto costruttore e diamo un'occhiata ai tre modelli BYD, che saranno tutti 100% elettrici.
BYD…
letto così, il nome di questo nuovo arrivato cinese nell’industria automobilistica non lascia presagire nulla di buono per l’Italia! Ecco una breve storia di questo marchio e le auto in arrivo.
Bisogna dare un’occhiata a questo costruttore cinese, che è quasi sconosciuto, se non agli appassionati che hanno letto alcuni resoconti del Salone di Ginevra alla fine degli anni 2000.
Il marchio era infatti arrivato a presentare modelli che copiavano maldestramente Mercedes, Megane CC o addirittura Toyota Corolla. Ma da allora BYD ha cambiato radicalmente la sua dimensione. Creato nel 1995, il marchio era inizialmente un produttore di batterie, prima al nichel-cadmio poi agli ioni di litio, principalmente per i produttori di telefoni cellulari (Motorola, Nokia, Samsung…).
Nel 2003 si è deciso di entrare nel mercato automobilistico, con un primo modello, la F3 termica, lanciato nel 2005, seguito nel 2008 dalla sua variante ibrida ricaricabile, la F3 DM (la prima al mondo!), dotata di una batteria LFP (litio ferro fosfato).
Le auto che arriveranno saranno la Atto3, Han e Tang. Tutte realizzate con cura, utilizzando plastiche morbide anche sulle portiere posteriori della Atto3, cosa rara in questa categoria, queste auto cinesi sembrano moderne da guidare nei pochi chilometri che abbiamo potuto percorrere. Per rassicurare i consumatori, sono state sviluppate con i principali fornitori dell’industria automobilistica (Bosch, Brembo, Continental…). Poiché BYD non vuole impegnarsi in prima persona in Europa, inizialmente saranno importati dal distributore ByMyCar, che ha già aperto un punto vendita a Parigi, cui ne seguiranno altri nel 2023.
Altri distributori dovrebbero essere annunciati a breve. I prezzi avrebbero dovuto essere annunciati all’apertura del Salone dell’Auto di Parigi, ma i responsabili del marchio non hanno comunicato nulla.
L’unico indizio è che BYD non vuole competere con MG sui prezzi bassi e vuole posizionarsi come “premium accessibile”.
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