Diabolik, il protagonista crime a fumetti, la sua automobile

Diabolik, l'auto del protagonista delle trasposizione crime "made in italy".

Diabolik è uno dei fumetti più apprezzati dagli appassionati, nonché uno dei personaggi che hanno avuto più trasposizioni tra tv e cinema. In questo articolo vediamo quale auto utilizza per muoversi quando non è impegnato nel suo lavoro.

LEGGI ANCHE: Quali auto verranno definite d’epoca nel 2024?

Diabolik, qual è l’auto che guida?

Diabolik è stato sempre visto impegnato in grandi colpi assieme alla sua compagna di sempre Eva Kent alla ricerca dell’oro più prezioso o dei caveau delle banche più ricche, quando però deve tornare a casa lo fa con la sua auto.

L’auto in questione protagonista del fumetto e dei numerosi film, di cui l’ultimo è uscito quest’anno per la regia dei Manetti Bros. è una Jaguar E-Type naturalmente di colorazione nera come ci si aspetta dal protagonista.

La sua E-Type è una serie 1 la prima nata nel quartier generale della casa inglese a cui sono susseguite la seconda e la terza che ne hanno mantenuto immutato il fascino, pur cambiando di stile.

Quest’auto, definita da Enzo Ferrari la più bella del mondo, per la prima generazione usciva di fabbrica con due motori, entrambi 6 cilindri in linea, di tipo XK con cilindrata di 3,8 e 4,2 cm3.

LEGGI ANCHE: Le auto del Principe William, tutti i modelli

A quanto ammonta la quotazione attuale?

La E-Type è salita di prezzo negli ultimi decenni, nonostante costasse già tantissimo appena uscita. E’ difficile fare una stima delle quotazioni, molto dipende dall’annata, dalla motorizzazione e dallo stato di conservazione dell’auto.

I prezzi per una serie 1 vanno da 130.000 euro sino ad oltre 300.000 per quelle meglio conservate e che hanno i cosiddetti “matching numbers” vale a dire che telaio e motore sono stati sempre gli stessi sin dall’uscita dalla catena di montaggio.

Resta, a distanza di oltre 60 anni dalla sua nascita, una delle vetture più belle mai realizzate ed anche una delle più riconoscibili in assoluto.

Scritto da Filippo Imundi
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Articoli correlati
Leggi anche