Auto d’epoca: cosa fare per entrare nell’automotoclub storico italiano

Auto d'Epoca, come iscriverla ASI e i vantaggi nei costi di gestione che questo comporta.

Le auto d’epoca sono diventate dei veri e propri oggetti di culto, amati sia dagli appassionati collezionisti che appena possono cercano di ampliare la loro collezione che da chi non può ancora permettersene una ma è in grado di cogliere la classicità delle linee ed il loro impatto nella storia di questo settore. In questo articolo vediamo come si può iscrivere all’ Automoto club Storico Italiano e cosa cambia nel pagamento delle tasse e nei controlli di conformità.

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Auto d’Epoca l’ASI le tutela, come iscriversi e avere assicurazione scontata

L’iscrizione all’ASI non deve essere fatta direttamente all’Automotoclub ma bensì tramite uno dei suoi club o registri associati. Può essere quello italiano della marca della nostra auto, se questa è italiana o ad un qualunque altro club federato ASI, per le macchine non italiane che non posseggano registri associati.

Il costo dell’assicurazione dopo aver presentato i documenti che certificano l’iscrizione può essere ribassato di molto, questo dipende dalla compagnia assicurativa con cui si ha il contratto, di norma il risparmio è considerevole.

Il costo di iscrizione all’ASI è di 20 euro e successivamente si pagano 41,32 euro all’anno e per poter far rientrare la propria auto servono i seguenti documenti:

  • copia del documento di riconoscimento del proprietario;
  • copia del certificato di proprietà del veicolo o foglio complementare;
  • copia del libretto di circolazione
  • moduli di iscrizione ASI compilati
  • fotografie della vettura (fronte, retro e profili, interno e telaio e motore con evidenza del numero di serie)

Inoltre l’auto deve essere il più originale possibile, sono ammesse modifiche se sono nel pieno stile dell’epoca e non alterano le caratteristiche del veicolo.

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Il bollo è gratis e revisione ogni 2 anni

Il bollo sulle auto ultratrentennali è gratuito e non viene pagato, di solito questo è possibile per le auto che non sono adibite ad uso professionale né utilizzate nell’esercizio di attività di impresa, arti o professioni.

Se di contro il veicolo storico circola ancora su strada, il contraente è obbligato a pagare 28,40 euro all’anno per poterla utilizzare.

La revisione gode del medesimo intervallo previsto per le auto moderne: ogni due anni. L’unico cambiamento è legato al luogo, in passato le revisioni venivano effettuate presso la MCTC (motorizzazione civile) ed ora possono avvenire anche nei centri autorizzati dall’ente stesso.

Scritto da Filippo Imundi

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