Aumento dell’accisa sul gasolio: cosa cambia per gli automobilisti

Il nuovo decreto sull'accisa sul gasolio si prepara a cambiare il panorama dei carburanti in Italia.

Il contesto dell’aumento dell’accisa sul gasolio

Recentemente, l’Italia si prepara a un cambiamento significativo nel settore dei carburanti, con l’aumento dell’accisa sul gasolio per autotrazione. Questo provvedimento, approvato dalle commissioni finanze di Senato e Camera, è parte di un decreto legislativo volto a riorganizzare le accise sui carburanti. L’obiettivo principale è quello di allineare l’accisa del gasolio a quella della benzina, che attualmente è più alta. Questo rialzo graduale è previsto per completarsi entro il 2030, ma le tempistiche esatte sono ancora oggetto di discussione.

Impatto economico e ambientale

Il governo italiano ha giustificato questa misura come necessaria per finanziare il rinnovo del contratto per gli autoferrotranvieri, che richiede circa 500 milioni di euro. Inoltre, l’aumento dell’accisa sul gasolio è in linea con le raccomandazioni della Commissione europea, che sollecita l’adozione di misure per ridurre i sussidi ambientalmente dannosi. L’aliquota dell’accisa sul gasolio sarà aumentata di 1-2 centesimi all’anno, mentre quella sulla benzina sarà ridotta, creando un equilibrio apparente ma con un impatto reale sulle tasche degli automobilisti.

Tempistiche e modalità di attuazione

Le tempistiche per l’implementazione dell’aumento dell’accisa sul gasolio sono ancora in fase di definizione. Inizialmente, il rialzo era previsto per luglio 2025, ma la Commissione finanze ha suggerito di posticipare l’inizio a gennaio 2026. Questo cambiamento sarà ufficializzato attraverso un decreto interministeriale, che stabilirà anche i dettagli operativi del provvedimento. È importante notare che il trasporto pesante, come gli autocarri sopra le 7,5 tonnellate, sarà esentato dall’aumento dell’accisa, continuando a beneficiare di rimborsi sull’imposta.

Le conseguenze per i consumatori

Con l’aumento dell’accisa, il prezzo del gasolio alla pompa è destinato a superare quello della benzina, rendendo il diesel meno conveniente nel lungo termine. Attualmente, l’accisa sulla benzina è di 0,7284 €/l, mentre quella sul diesel è di 0,6174 €/l. Entro il 2030, si prevede che entrambe le accise si attesteranno intorno a 0,673 €/l. Questo cambiamento potrebbe portare a un gettito aggiuntivo per lo Stato di quasi 1 miliardo di euro entro il 2030, contribuendo a finanziare il trasporto pubblico locale e altre iniziative.

Conclusioni e prospettive future

In sintesi, l’aumento dell’accisa sul gasolio rappresenta un passo importante verso una maggiore equità fiscale nel settore dei carburanti. Tuttavia, è fondamentale che il governo gestisca questa transizione con attenzione, tenendo conto delle esigenze degli automobilisti e dell’impatto economico complessivo. Con l’implementazione di queste misure, l’Italia si avvia verso un futuro in cui il trasporto pubblico e le politiche ambientali saranno sempre più interconnessi.

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