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Al giorno d’oggi, un’Audi Q5 usata è un vero affare. Di fronte a BMW e Mercedes, Audi ha impiegato più tempo per entrare nel gioco dei SUV familiari. Mentre la X5 e altre ML hanno visto la luce prima del 2000, solo nel 2005 gli Anelli hanno presentato la Q7. Con una lunghezza di oltre 5 metri, la Q7 non ha mai avuto un posto di rilievo in Europa. Per il vecchio continente, Audi si è affidata invece al Q5, il suo fratello minore di 4,63 metri.
Lanciata nel 2008, la Q5 si è subito distinta per la sua qualità costruttiva superiore e per l’ampia gamma di motori per tutti i gusti. La seconda generazione ha seguito l’esempio, perfezionando ulteriormente le caratteristiche di guida e la connettività dell’auto senza compromettere le finiture. L’aggiornamento è avvenuto anche sul versante meccanico con l’arrivo di una versione ibrida ricaricabile che consente di percorrere una trentina di chilometri sia in città che sulla corsia preferenziale. Rispetto alle rivali tedesche, la Q5 è ora la più raccomandabile.
Audi Q5 usata: prestazioni sempre aggiornate
Al di sotto dei 20.000 euro, questo SUV premium offre un’esperienza d’uso molto piacevole anche per i modelli entry-level e più vecchi. Al volante si apprezzano subito le sue buone prestazioni, dovute in particolare a un efficiente cambio a doppia frizione S-Tronic e a una tenuta di strada molto solida. Le finiture e la qualità dei materiali, come di consueto per Audi, non subiscono alcuna critica. Inoltre, lo spazio del bagagliaio è soddisfacente e può essere regolato con la panca scorrevole opzionale.
Questo è meno vero per l’ergonomia generale, che può essere migliorata. L’ammortizzazione è un po’ rigida, a meno che non si opti per le sospensioni controllate. E nonostante le apparenze, la Q5 rimane un SUV poco orientato al fuoristrada. Preferisce chiaramente la strada, dove dà il meglio di sé, ma anche le arterie urbane, dove il suo buon raggio di sterzata è sorprendente. È un peccato che i diesel siano ancora presenti e che il sistema stop & start non sia più discreto.
L’affidabilità dell’Audi Q5: a cosa fare attenzione?
Meccanica
- 2.0 TFSI: Consumo di olio.
- 2.0 TDI: perdite di refrigerante (pompa dell’acqua o valvola EGR). Guarnizioni della testa del cilindro deboli. Usura prematura della frizione. Perdite di potenza (sistema EGR, pompa di iniezione o turbo).
- 3.0 TDI: i tendicatena possono provocare sbattimenti.
- Tutti i TDI: FAP sporco fino a maggio 2011 (sensore di pressione differenziale). Malfunzionamento del raffreddatore del ricircolo dei gas. Turbo fragile.
Altri elementi
- Cambio S tronic: perdita di olio (linea difettosa).
- Nei modelli 2011-2012, il malfunzionamento del freno di stazionamento può danneggiare la trasmissione. Il sensore di marcia inserita genera messaggi di avvertimento.
- Rivestimento: quando gli airbag a tendina si attivano, un rivestimento può essere proiettato sugli occupanti. Le clip devono essere sostituite.
- Freni: rischio di perdite che possono causare la presenza di olio nel booster dei freni (richiamato nell’agosto 2014).
- Bug dell’elettronica: le luci sono accese, il sistema multimediale potrebbe non funzionare. Nel primo caso può essere sufficiente una riprogrammazione, ma a volte è necessario sostituire la scheda elettronica. Anche un regolatore di tensione dell’alternatore difettoso può causare problemi elettrici.
- Aria condizionata: malfunzionamenti, così come la ventilazione.
- Pneumatici: usura rapida.