Attacco hacker al settore del noleggio auto: Hertz sotto i riflettori

Un attacco informatico ha compromesso i dati di migliaia di clienti Hertz, evidenziando le vulnerabilità nel settore.

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Un attacco informatico preoccupante

Il settore del noleggio auto è nuovamente al centro dell’attenzione a causa di un grave attacco informatico che ha colpito Hertz, uno dei leader mondiali nel car rental. Questo incidente ha portato alla compromissione delle informazioni personali di un numero imprecisato di clienti, sollevando interrogativi sulla sicurezza dei dati nel settore della mobilità digitale.

Dettagli dell’incidente

Secondo le informazioni rilasciate dall’azienda, l’attacco è avvenuto sfruttando vulnerabilità nella piattaforma di Cleo Communications, un fornitore di servizi.

Le violazioni dei dati si sono verificate tra ottobre e dicembre 2024, ma la conferma ufficiale è arrivata solo recentemente. I criminali informatici sono riusciti ad accedere a dati estremamente sensibili, tra cui nomi, contatti, date di nascita, informazioni sulle carte di credito e numeri di previdenza sociale.

Raccomandazioni per i clienti

In risposta all’incidente, Hertz ha emesso una nota stampa in cui raccomanda ai propri clienti di prestare particolare attenzione alla sicurezza delle proprie informazioni.

L’azienda suggerisce di monitorare regolarmente gli estratti conto, richiedere rapporti di credito annuali e attivare misure di protezione come allarmi antifrode. Inoltre, Hertz ha annunciato che Cleo ha già risolto le vulnerabilità che hanno permesso l’intrusione e che l’incidente è stato segnalato alle autorità competenti.

Misure di protezione offerte da Hertz

Per rassicurare i clienti coinvolti, Hertz ha deciso di offrire gratuitamente per due anni servizi di sorveglianza dell’identità e del dark web.

Questa iniziativa è stata presa per garantire una maggiore protezione delle informazioni personali dei clienti. Nonostante l’azienda non abbia riscontrato utilizzi fraudolenti delle informazioni compromesse, invita comunque gli utenti a rimanere vigili e a segnalare eventuali anomalie.

Un problema sistemico nel settore

Questo attacco non è un caso isolato. Solo pochi mesi fa, Avis ha subito una violazione simile, coinvolgendo i dati di circa 300.000 utenti. Questi eventi evidenziano quanto siano vulnerabili le infrastrutture digitali delle grandi aziende, nonostante l’importanza e la sensibilità delle informazioni trattate.

La sicurezza digitale deve rimanere una priorità assoluta per tutte le aziende, specialmente in un’epoca in cui gli attacchi informatici sono in costante aumento.