Mentre l’attuale Aston Martin DB11, che risale al 2016, è stata l’erede della DB9, la sua sostituta non si chiamerà DB13, bensì DB12. Nella nomenclatura della selezionatissima casa britannica, c’è stata effettivamente una DB10 di breve durata nel 2015, ma si trattava di un modello unico la cui vocazione era quella di incarnare la cavalcatura di James Bond sul grande schermo nel film Spectre.
Inoltre, dalla DB1 del 1948, con l’eccezione di una DB8 mai esistita, tutti i numeri si sono susseguiti in una logica implacabile di ordine ascendente puramente matematico.
Nuova Aston Martin DB12: tutte le foto e le informazioni sulla splendida vettura britannica
Nel 2023, quindi, l’Aston Martin DB12 prenderà il posto della DB11. Stilisticamente parlando, nelle prime immagini ufficiali rilasciate dal marchio, il legame con la DB11 e la DBS Superleggera è evidente. Si tratta di un’evoluzione estetica più che di una rivoluzione, tanto più che il costruttore, il cui stato di salute finanziaria non è dei migliori, non ha i mezzi per revisionare il suo esemplare da cima a fondo.
Tecnicamente parlando, stiamo assistendo alla fine di un mito, la scomparsa del V12, una morte annunciata da un’edizione limitata a 333 esemplari della sorella minore Vantage, lanciata nella primavera del 2022. Questa DB12, che, sia chiaro, non è altro che una DB11 profondamente ristilizzata, non ha più un 5.2 V12 nelle sue viscere, ma il 4.0 V8 biturbo preso da AMG.
Il motore produce 680 CV e 800 Nm di coppia. Il foglio delle specifiche tecniche annuncia un peso di 1.685 kg, un tempo da 0 a 100 km/h di 3,6 secondi e una velocità massima di 325 km/h. L’onore è sicuro, ma resta da vedere, con le orecchie ben aperte al fianco della bestia, se il suono del propulsore sia o meno ammaliante.
C’è il meglio a bordo?
Alla fine, il cambiamento più grande si trova nell’abitacolo, con la scomparsa dell’interfaccia altamente antiergonomica – denominata Command APS – ereditata dalla vecchia Mercedes. Al suo posto c’è un layout molto più sobrio.
Quest’ultimo ricorda il mondo Porsche, con una console centrale dolcemente inclinata e un touchscreen più facile da leggere. In seguito, come i suoi predecessori, l’Aston Martin DB12 sarebbe stata logicamente prodotta sotto forma di cabriolet, e una “nuova” generazione di DBS da essa derivata avrebbe poi completato la gamma. Tutto questo sta accadendo di nuovo.
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