L’assicurazione Kasko è una copertura per il risarcimento dei danni provocati dal guidatore al proprio veicolo, mentre la RC auto copre solo i danni ai terzi.
Questa assicurazione è anche conosciuta come “polizza collisione”. Infatti, la copertura riguarda qualsiasi danno provocato da collisioni sul veicolo: ammaccature, impatto con oggetti presenti sulla strada, rottura degli specchietti retrovisori, ribaltamenti in corsa, impatto su altre auto o su ostacoli vari a seguito di fuoriuscita dalla carreggiata, collisioni di ogni tipo con altre auto.
La Kasko copre i danni anche per altre cause, ma esterne, come:
- gli agenti atmosferici o catastrofici, come la grandine, la burrasca che può abbattere alberi e rami provocando lo sfondamento della carrozzeria, un terremoto, una frana, ecc.;
- le manifestazioni e le sommosse, in cui possono esserci il lancio di oggetti o la distruzione di veicoli in sosta, o il caricamento anti-sommossa di mezzi della polizia con effetti distruttivi su auto e altri oggetti presenti sulla strada;
- gli atti vandalici, tra cui le rigature della carrozzeria, i vetri sfondati, l’antenna piegata, i tergicristalli manomessi, e altro.
La scelta di affidarsi a un’assicurazione Kasko è consigliata sia per questo genere di danni – altrimenti non coperti da una semplice RC auto – sia per chi viaggia molto o possiede un’auto nuova, per la quale le spese di riparazione sono inizialmente più elevate.
L’attivazione della Kasko avviene al momento della stipulazione dell’assicurazione auto con scadenza annuale: poiché si tratta di una polizza integrativa, la sua aggiunta alla RC Auto prevede un incremento della spesa molto rilevante.
Esistono più tipologie, e livelli, di Kasko:
- la mini-Kasko che copre solo alcuni danni relativi alle collisioni provocate dal guidatore, purché non si dimostri la distrazione o l’ imperizia di questi;
- la “primo rischio assoluto o relativo”, ossia una tipologia di Kasko che copre il danno fino ad un massimale che prescinde dal valore dell’auto (assoluto) o legato al valore dell’auto (relativo);
- la “secondo rischio” che, come la “primo rischio relativo” si basa sul valore massimale legato al valore dell’auto, ma in più aggiunge una franchigia di non copertura.
La Kasko non copre i danni alle persone, guidatore e passeggeri, che può avvenire invece con una polizza integrativa denominata “polizza infortuni”.