Aprilia RS 250 Loris Reggiani: cosa la caratterizza

Ecco cosa caratterizza l'Aprilia intitolata a Loris Reggiani, con i dettagli e le informazioni sulla moto venete

Negli ultimi giorni è stata messa all’asta l’Aprilia RS 250 intitolata a Loris Reggiani, ecco quali sono le sue caratteristiche, oltre ad una sintetica scheda tecnica relativa alla storica ed apprezzata moto.

Cosa rappresenta l’Aprilia Loris Reggiani

A partire dal 1945, l’Aprilia rappresenta un marchio di riferimento per tutti gli appassionati delle due ruote, non solo italiani. La casa motoristica con sede a Noale, vicino Venezia, da allora ha realizzato diversi modelli da utilizzare nelle corse motociclistiche, in particolare con la divisione della Racing, la stessa ha ottenuto come 56 titoli mondiali di motociclismo tra la classifica piloti e quella costruttori nelle varie classi. Tra i più apprezzati a sedervi nella 250 vi è stato Loris Reggiani, il quale corse con la scuderia veneta tra il 1985 ed il 1993, conquistando 5 vittorie ed un secondo posto nella graduatoria finale del Motomondiale ’92.

I numeri della Loris Reggiani

Si caratterizza per un motore bicilindrico a 2 tempi con 6 rapporti e di 72 cavalli, mentre il peso della Loris Reggiani non supera i 136 chili, in quanto viene alleggerito da un titanio e da un telaio leggero apposito per rendere fluida la moto, tramite alluminio e magnesio di livello. Dispone inoltre di GPS con tachimetro e doppio silenziatore Arrow. Questo pregevole mezzo si adatta su diversi percorsi e raggiunge con una certa facilità i 12000 giri ed una velocità vicina ai 200 chilometri orari in poco tempo. Inoltre, la RS è di colore rosso, viola ed argento.

La RS Loris Reggiani sul mercato

Questa versione del mezzo a 2 ruote è stato trovato su Bring a Trailer, ragion per cui è stata messa all’asta per una cifra di circa 12500 euro come base, ma nei successivi giorni l’Aprilia realizzata per omaggiare il pilota Loris Reggiani potrebbe avere un prezzo rilanciato dai vari centauri appassionati e desiderosi di avere un mezzo così ricercato.

Scritto da Giorgio Azzarelli

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