Chi è Andrea Iannone: la carriera del pilota italiano

Il pilota di Vasto è stato sospeso e attende novità per poter prendere parte alla stagione 2020 della MotoGP.

Andrea Iannone è un pilota italiano nato a Vasto nel 1989. Si tratta di uno dei motociclisti più discussi e controversi nel panorama del motomondiale per le sue prestazioni in pista e non solo. Nella stagione 2020 avrebbe dovuto correre per il Team Aprilia Factory Racing ma la sospensione a causa della vicenda doping ha di fatto messo tutto in stand-by. Al suo posto, infatti, almeno per le prime gare correrà Bradley Smith.

Andrea Iannone: gli inizi della carriera

La sua carriera inizia a 15 anni, quando prende parte contemporaneamente al campionato italiano e spagnolo di Velocità e successivamente ad altre competizioni europee. Iannone deve tutto a suo padre che ha fatto sforzi economici importanti per permettergli di inseguire i suoi sogni ma anche al team Abruzzo Junior che gli ha offerto subito la sella dell’Aprilia nel 2015 facendolo entrare nel circus della 125. Chiude la prima stagione al 20esimo posto con 20 punti e con il decimo posto in Turchia come migliore piazzamento.

Dal 2006 al 2009 continua a correre in 125 alternando diversi team, tra cui il Campetella Racing Junior, WTR Blauer USA, l’I.C. Team, con risultati altalenanti dovuti sia alla moto sia a qualche infortunio di troppo ma anche ad una caratteristica dello stesso Iannone, la volontà di voler sempre strafare. Da qui, infatti, nasce il suo soprannome The Maniac. Questa sua caratteristica lo accompagnerà negli anni di carriera e lo vedrà spesso protagonista di rimonte epiche ma anche di pochi successi finali. In Cina nel 2008 vince la sua prima gara iridata in carriera.

Nel 2010 passa in Moto2 con la Speed Up. In questa stagione ottiene tre vittorie, due secondi posti, tre terzi posti e cinque pole position. Termina l’annata terzo in classifica con 199 punti. Nel 2011 e nel 2012 corre in sella alla Suter MMX e si conferma in entrambe le annate come terzo nel mondiale. L’anno seguente passa in MotoGP.

In MotoGP

Il 2013 è l’anno di Andrea Iannone nella classe regina. Il pilota italiano passa in sella alla Ducati desmosedici del team Pramac Racing. Ottiene come miglior risultato un ottavo posto in Australia. La sua stagione è condizionata anche da un infortunio alla spalla che gli fa saltare due Gp. Nel 2014 resta con lo stesso team dove ottiene tre quinti posti e il decimo posto nella classifica finale con 102 punti.

Nel 2015 il passaggio alla Ducati ufficiale con Andrea Dovizioso come compagno di squadra. In questa stagione Iannone raccoglie buoni risultati come il suo primo podio in Moto Gp nel Gran Premio del Qatar. Al Mugello si migliora ottenendo il secondo posto. Arriva poi terzo anche in Australia. Conclude la stagione al quinto posto in classifica. Il pilota italiano entra però di diritto nella storia della scuderia di Borgo Panigale quando in Austria, nel 2016, ottiene il successo, nonché la sua prima vittoria in MotoGP, facendo tornare alla vittoria la Ducati dopo 6 anni di distanza dall’ultima volta. Proprio questa annata rappresenterà l’ultima di Iannone in Ducati. Complici i risultati altalenanti e le tante cadute, spesso decisive anche per alcuni colleghi, il pilota di Vasto viene scaricato.

Detto addio alla Ducati, Iannone firma un contratto di due anni con la Suzuki. Ottiene come miglior risultato un quarto posto in Giappone e termina la stagione al tredicesimo posto con 70 punti. Nel 2018 trova il terzo posto in diverse occasioni: nel Gp delle Americhe, a Jerez e nel Gp di Aragona. Ad ottobre dello stesso anno arriva secondo in Australia. Nel 2019 passa al team Aprilia Racing con il quale non ottiene particolari risultati. Il 2020 lo avrebbe dovuto vedere protagonista sempre per il team della Casa di Noale ma la vicenda del doping, al momento, ha bloccato tutto con la squalifica che resta in attesa di conferma o annullamento.

Scritto da Andrea Medda

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