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La notizia era nell’aria. Ora è arrivata anche la conferma da parte dell’interessato: quella in corso sarà l’ultima stagione in MotoGP per Andrea Dovizioso.
Sono trascorsi 21 anni e numerosi successi da quando, nel 2001, il Dovi debuttò nel circuito mondiale delle corse su due ruote. 14 di quesi 21, il pilota di Forlimpopoli li ha trascorsi in MotoGP.
Il suo addio non arriva certo nel suo momento migliore. Non a caso, secondo molti il romagnolo si sarebbe dovuto ritirare al termine della sua carriera in Ducati, la casa a cui ha maggiormente legato il nome in MotoGP ma Andrea Dovizioso aveva ancora benzina e ha voluto tentare la carta Yamaha, nel 2020. Questi ultimi due anni, non sono stati certo memorabili per lui.
Prima di questa scelta, però, il pilota ha raccolto numerosi successi; riviviamo i migliori momenti della sua lunga carriera.
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Andrea Dovizioso, che storia
Il debutto del forlivese nel Motomondiale avviene nel 2001, quando Andrea Dovizioso ha 15 anni ma è già un portento, capace di vincere il campionato nazionale italiano di motociclismo e quello europeo di velocità in edizioni ravvicinate, convincendo l’Aprilia a schierarlo sulle piste che contano.
Dopo un anno con alti e bassi, la Honda lo tessera per il 2002 e il Dovi termina il campionato sedicesimo. Acclimatatosi nella categoria, Andrea Dovizioso esplode nell’anno successivo: ottiene una pole position e va a podio quattro volte, chiudendo il campionato come quinto classificato. È ancora alla ricerca di una vittoria ma sembra davvero potersela giocare con tutti.
I pochi non convinti, dovranno ricredersi nel 2004. Trionfa in Sudafrica, Gran Bretagna, Francia, Giappone e Australia, centra anche cinque secondi posti, un terzo e ben otto pole position. Alla fine dell’anno sarà dichiarato campione con 293 punti e la Honda deciderà di scommettere su di lui per il campionato 250.
Gli anni in 250
Nella categoria superiore, Andrea Dovizioso resterà per 3 anni, ottenendo un terzo posto in classifica generale al termine della stagione 2005 e due seconde posizioni nei due anni successivi. Sarà perennemente competitivo sebbene il suo rivale Jorge Lorenzo riuscirà sempre a precederlo.
Andrea Dovizioso in MotoGP
Il debutto in MotoGP, durante il Gran Premio del Qatar del 2008 è sontuoso e Andrea Dovizioso chiude in quarta posizione. Durante quell’anno si dimostrerà una vera e propria sorpresa, arrivando spesso davanti alle moto Honda ufficiali – lui che vestiva i colori del JiR Team Scot -e talvolta primo tra tutti i gommati Michelin. In Malesia conquista un terzo posto e termina il campionato con 174 punti, più di ogni altro pilota di team privati.
Nel 2009 passa al team ufficiale HRC e trionfa, sul bagnato, in Gran Bretagna, diventando uno dei pochi piloti capaci di vincere almeno una gara in tutte e tre le categorie del Motomondiale. Resterà in Honda fino al 2011, figurando sempre nel gruppo dei piloti migliori e ottenendo un piazzamento come terzo assoluto nella sua ultima stagione prima di approdare in Yamaha.
La parentesi con il costruttore giapponese durerà un solo anno (da quarto posto al mondiale) perché poi il romagnolo sarà ingaggiato dalla scuderia più importante per la sua carriera nella MotoGP: la Ducati.
L’esperienza in Ducati
Andrea Dovizioso arriva in Ducati nel 2013 e comincia a far parlare di sé nel 2014, quando termina l’anno in quinta posizione. L’anno successivo gli andrà peggio e terminerà la stagione da settimo. Nel 2016 appare molto più forte ma verrà coinvolto in una serie di incidenti e guasti tecnici sfortunati che lo limiteranno in diverse gare. Riuscirà comunque a chiudere l’anno come quinto assoluto.
Il 2017 sarà l’anno migliore in MotoGP. Andrea Dovizioso finirà spesso a podio, lottando fino all’ultima gara, a Valencia, per il titolo. Proprio in tale occasione, però, scivolerà sulla ghiaia lasciando il titolo nelle mani di Marc Marquez.
Il fenomeno catalano avrà la meglio sul Dovi anche nei due anni successivi, costringendolo sempre ad accontentarsi dell’argento mondiale.
Andrea Dovizioso resterà in Ducati anche nel 2020, raccogliendo successi più magri e maturando la decisione di lasciare la scuderia.
È a questo punto che sceglie di non mollare e, pur rimanendo senza sella per la stagione 2021, accetterà di buon grado la proposta della Yamaha di tornare a provare il brivido delle corse iridate.
La passione brucerà ancora per due anni ma i risultati mancheranno, 18 mesi dopo, dunque, ecco l’atteso annuncio del ritiro. Tra qualche mese, calerà il sipario sulla grande carriera motociclistica di Andrea Dovizioso.
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